Monopattini elettrici, hoverboard, segway e monowheel potranno circolare in ambito urbano, previa delibera comunale, su alcune aree per un periodo di sperimentazione di uno o due anni al massimo. Lo stabilisce il cosidetto “Dm Micromobilità”, entrato in vigore con la pubblicazione da parte della Gazzetta Ufficiale n. 162 del 12 luglio. I Comuni hanno un anno di tempo da quella data per aderire alla sperimentazione. In base a quanto previsto dal decreto, la circolazione di monowheel e hoverboard – spiega il ministero – è ammessa solo nelle aree pedonali e a velocità inferiore a 6 kmh. In queste zone, sempre a quella velocità, potranno circolare anche i segway e i monopattini, che saranno ammessi anche su percorsi pedonali e ciclabili, piste ciclabili in sede propria e strade con limite di velocità di 30 kmh, a velocità non superiore a 20 kmh.
Infine, tutti i mezzi dovranno essere dotati di regolatore di velocità configurabile in funzione dei limiti di velocità previsti. Il provvedimento è appena diventato operativo, ma già si levano alcune voci critiche sul merito delle sue disposizioni. Secondo Legambiente, ad esempio, “il rischio è che con regole così complicate e restrittive gli stessi Comuni si trovino di fronte a un percorso assai complesso prima di aprire alla sperimentazione, e quella che potrebbe essere una opportunità di circolazione nelle nostre città, con mezzi a emissioni zero, incontri enormi barriere alla sua diffusione”