L’Italia annovera ben 53 siti inseriti dall’Unesco nella Lista del Patrimonio dell’Umanità, la World Heritage List. Quella di Sito Patrimonio dell’Umanità è la denominazione ufficiale di queste aree secondo la Convenzione sul Patrimonio dell’Umanità adottata dalla Conferenza generale dell’UNESCO il 16 novembre 1972. Lo scopo di tale convenzione è di identificare, secondo precisi criteri, aree, siti e luoghi che rappresentano delle peculiarità di particolare importanza da un punto di vista culturale, artistico, archeologico, ambientale o paesaggistico. Con 53 siti inclusi nella lista del Patrimonio dell’Umanità, l’Italia si pone in testa a tutti i paesi per numero di riconoscimenti. Si tratta di luoghi ben conosciuti come Le Dolomiti, la Città di Verona, Ferrara e il Delta del Po, al Nord; il Centro storico di San Gimignano e quelli di Firenze e Roma, Villa Adriana e Villa D’Este a Tivoli, nel Centro Italia; l’Area archeologica di Pompei, Ercolano e Torre Annunziata, I Sassi e il parco delle chiese rupestri di Matera, la Costiera Amalfitana, le Isole Eolie, e via dicendo.
Tutti luoghi che almeno una volta nella vita sono stati oggetto del desiderio di viaggiare per conoscere e vivere la storia, l’arte e la cultura del Bel Paese. Ora ci prova Padova: l’Urbs Picta è stata candidata dal governo per avere il riconoscimento di Patrimonio mondiale dell’Unesco 2019. La candidatura è stata portata avanti dal Comune insieme alla Diocesi, all’Accademia Galileiana, alla Veneranda Arca del Santo e all’Università.
L’Urbs Picta è la sola candidatura italiana per l’ambito riconoscimento e comprende diversi luoghi simbolo della città del Santo, più il Castello dei Carraresi e prevede un percorso tra le opere d’arte sparse lungo il territorio padovano. Il progetto adesso dovrà essere valutato dall’apposita commissione. Sono quattro le strade che si aprono. La prima prevede che avvenga l’iscrizione alla lista di Patrimonio Mondiale, la seconda il rinvio con la formula di una nuova proposta, la terza il deferimento con la revisione del dossier oppure la bocciatura dell’intero progetto. La candidatura come Urbs Picta prevede i monumenti Scrovegni ed Eremitani, le piazze con il palazzo della Ragione, la Regia Carrarese e il Duomo, la Cittadella Antoniana con la Basilica e tutta l’area del Castello dei Carraresi con l’oratorio di San Michele.