Da oggi è proibito portare il velo, fino alla copertura del volto, negli uffici municipali e nelle mostre organizzate dal Comune di Padova. Le donne islamiche dovranno farsi identificare. E’ quanto prevede una delibera della Giunta comunale approvata ieri.
La giunta comunale ha dato l’ok ad una delibera del sindaco che obbliga chiunque si presenti con il velo (burqa o niqab che sia, copre integralmente il viso della donna) all’entrata di sedi comunali o musei cittadini, a sottoporsi all’identificazione e a rimuovere il velo stesso. Fuori dagli uffici e dai musei pubblici, saranno presto affissi alcuni cartelli per evidenziare l’obbligo.
Qualche giorno fa, gli operatori dei Musei Civici si erano trovati in imbarazzo davanti ad una donna che indossava il niqab e voleva visitare gli Eremitani. Con l’aiuto degli agenti di polizia locale avevano obbligato la turista proveniente dall’Arabia Saudita a fornire le proprie generalità e a togliere il velo integrale. Dopo l’episodio, la donna aveva acconsentito alla richiesta, ma aveva visitato sia i musei che la Cappella degli Scrovegni a volto coperto.
“Tra gli obiettivi sensibili della città rientrano senza dubbio alcuno le sedi comunali frequentate ogni giorno da migliaia di persone tra politici, utenti, visitatori, operatori, autorità”. Così il sindaco di Padova, Massimo Bitonci, ha motivato la delibera di giunta con cui, da oggi, è proibito portare il velo, fino alla copertura del volto, negli uffici municipali e nelle mostre organizzate dal Comune.