Il Conai ha presentato la Relazione contenente il programma di prevenzione e gestione degli imballaggi, con la proiezione dei risultati di riciclo e di recupero dei rifiuti per il prossimo triennio. Nel 2015 e nel 2016, dopo la contrazione degli ultimi anni, il Pil del Paese è tornato a registrare una crescita quasi costante (+0,9%), spinta da un moderato incremento dei consumi finali (+1,4%) e degli investimenti fissi lordi (+2,9%), a fronte di esportazioni in crescita e importazioni ancor più sostenute (rispettivamente +2,4% e +2,9%). Conai sottolinea come in un contesto generale caratterizzato da segnali di ripresa, che non sono ancora considerati strutturali, la filiera industriale del riciclo da raccolta differenziata abbia confermato un andamento positivo. Sono stati circa 3,9 milioni di tonnellate i rifiuti di imballaggio provenienti dalla raccolta differenziata urbana gestiti dai Consorzi di filiera nell’ambito delle convenzioni Anci-Conai, in aumento del 2,6% rispetto al 2015, con dati in crescita per quasi tutte le filiere, acciaio, alluminio, legno e plastica in primis.
A fronte di questi quantitativi, oltre 3,2 milioni di tonnellate di rifiuti di imballaggio da raccolta urbana sono stati avviati a riciclo dai Consorzi di filiera (+2,1%). Complessivamente il riciclo dei rifiuti di imballaggio urbani e assimilati continua a crescere (+2,4%), rappresentando oggi il 51% circa del riciclo dei rifiuti di imballaggio, spinto soprattutto dalla gestione diretta dei Consorzi, impegnati non solo a ritirare e avviare a riciclo il materiale intercettato con la raccolta differenziata, ma a supportare anche gli Enti locali nella programmazione e attuazione di sistemi di raccolta efficaci ed efficienti, con l’avvio di collaborazioni di successo in importanti realtà urbane e metropolitane, come ad esempio Genova, Bari, Catania, Palermo e Potenza.
A fronte dei maggiori quantitativi gestiti, sono in crescita i corrispettivi complessivamente erogati ai convenzionati in base all’Accordo Quadro Anci-Conai (+4% circa), che hanno raggiunto complessivamente i 455 milioni di euro.
Nel quadro d’insieme delineato dal Consorzio, la ripresa economica ha influito anche sui risultati positivi di riciclo da superficie privata (con oltre 4 milioni di tonnellate) in crescita del 3%, trainati dall’incremento delle quantità a riciclo della filiera degli imballaggi di carta, legno e plastica.
In termini di risultati complessivi conseguiti nel 2016, per quanto riguarda gli imballaggi, a fronte di un consumo pari a 12,6 milioni di tonnellate, nel corso dell’anno sono state recuperate quasi 9,9 milioni di tonnellate (+2,7% rispetto al 2015), di cui oltre 8,4 milioni di tonnellate avviate a riciclo (+2,7%), per oltre il 47% grazie all’operato di Conai-Consorzi.
Le percentuali di riciclo e di recupero sono risultate pari al 67,1% e al 78,2% del consumo complessivo, in ulteriore crescita rispetto al 2015. Per quanto riguarda poi la prevenzione dell’impatto ambientale degli imballaggi, significativa è stata la decisione di approvare la diversificazione contributiva per la filiera degli imballaggi in plastica maturata ad inizio 2016. Una svolta importante che ha fatto superare la regola del contributo ambientale unico per le varie tipologie di imballaggi dello stesso materiale, con l’intento di premiare l’impegno delle imprese per imballaggi progettati e prodotti in un’ottica di sostenibilità ambientale e di economia circolare.
Per quanto riguarda i prossimi anni, in relazione all’attività di prevenzione, il Conai agirà in continuità con il passato, per garantire il miglioramento delle performance di riciclo e di recupero. Al 2019 l’avvio a riciclo dei rifiuti di imballaggio è stimato ad oltre 9 milioni di tonnellate e al recupero complessivo di circa 10,5 milioni di tonnellate.
Il Consorzio guarda oggi a quell’insieme di iniziative volte a limitare l’impatto ambientale degli imballaggi agendo essenzialmente su due livelli: misure strutturali legate allo sfruttamento della leva contributiva come stimolo di prevenzione e misure di sensibilizzazione rivolte ai consorziati comprese nel progetto chiamato “Pensare Futuro”. E proprio pensando ai prossimi scenari è stato pubblicato il Dossier prevenzione, un progetto a cadenza triennale rivolto all’evoluzione degli imballaggi eco-sostenibili presenti sul mercato. Uno strumento che può rappresentare uno stimolo innovativo riguardante il mondo del packaging e del suo impatto ambientale.