Molte amministrazioni locali, tra cui quelle di Parigi e Londra, hanno comunicato piani di riduzione delle emissioni sul proprio territorio. Ma quello che arriva da Oxford è senza dubbio il più ardito e rapido nei tempi: Oxford, cittadina del Regno unito, celebre in tutto il mondo per la sua università, ha presentato il suo piano per mettere al bando nel centro urbano le automobili con motore alimentato a benzina o diesel con lo scopo di ridurre l’inquinamento. A partire dal 2020 verrà imposta una “Zero Emission Zone” dove sarà vietato circolare con veicoli equipaggiati da tradizionali motori a scoppio.
Oxford, dunque, dice stop ai veicoli inquinanti e punta a diventare la prima città britannica capace d’imporre l’obiettivo delle ‘zero emissioni’. Lo riporta la stampa del Regno Unito, dando notizia dell’approvazione di un piano ad hoc da parte delle istituzioni municipali del celeberrimo e storico centro universitario inglese.
Il piano prevede l’introduzione del divieto totale di circolazione di mezzi a benzina o diesel (senza distinzioni fra vetture private, taxi o bus) in una zona centrale limitata a sei strade entro il 2020; e nell’intero territorio cittadino entro il 2035.
Il municipio è già riuscito a ottenere un primo finanziamento da 500.000 sterline dal governo nazionale per realizzare decine di punti di ricarica per taxi elettrici e altri 800.000 per automobili private elettriche. Prevede inoltre da subito l’introduzione di tariffe di parcheggio scontate per chi guida vetture a elettricità.
“Tutti che guidano o usano veicoli a benzina o diesel nelle strade di Oxford stanno contribuendo all’aria tossica della città” – ha dichiarato il membro del consiglio comunale John Tanner che ha aggiunto – Ognuno deve dare il proprio contributo a partire dalle amministrazioni nazionali e dalle autorità locali, passando dalle imprese e dai residenti con lo scopo di porre fine a questa emergenza sanitaria “.