La recente minaccia del gruppo di hacker russi Killnet, “di infliggere un ‘colpo irreparabile’ all’Italia con l’obiettivo di paralizzarne i server, ci ricorda quanto sia urgente affrontare il tema della sicurezza cibernetica, contrastando ogni minaccia al Paese con tutti gli strumenti della politica, dalla formazione al capacity building”. Così il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, rispondendo nel pomeriggio al question time della Camera dei Deputati a un’interrogazione sulle iniziative per scongiurare il blocco dei sistemi informatici e la sottrazione di dati sensibili conseguenti ad attacchi hacker contro le Pubbliche amministrazioni.
Nel Pnrr 620 milioni per la cybersicurezza
Il ministro illustrando la strategia del Governo ha fortemente sottolineato l’urgenza di fornire alle pubbliche amministrazioni competenze specializzate. “Uno dei temi centrali” è “l’acquisizione di competenze e profili professionali specializzati da reclutare per garantire la cybersicurezza e rispondere agli attacchi” ha spiegato Brunetta. In questo quadro e nell’ottica del PNRR, “il Dipartimento della funzione pubblica, di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze, sta elaborando specifiche Linee Guida per la definizione, da parte della contrattazione collettiva, di nuovi e aggiornati profili professionali, che comprenderanno anche quelli necessari ad implementare la capacità di risposta delle pubbliche amministrazioni a queste nuove e temibili sfide”.
“La possibilità di accedere ai fondi PNRR – ha chiarito il ministro – costituirà sicuramente una efficace risposta alle problematiche richiamate. In particolare, la Cybersecurity è uno dei 7 investimenti della Digitalizzazione della PA (componente M1C1) al quale sono destinati circa 620 milioni di euro di cui 241 per la creazione di una infrastruttura per la cybersicurezza; 231 per il rafforzamento delle principali strutture operative del perimetro di sicurezza nazionale cibernetica (PNSC); 15 per il rafforzamento delle capacità nazionali di difesa informatica del Ministero dell’Interno, della Difesa, della Guardia di Finanza, del Ministero della Giustizia e del Consiglio di Stato”.
I percorsi formativi per la PA
Per Brunetta ci sono dunque non solo le risorse del Pnrr, ma anche la garanzia da parte del Governo e dello stesso ministro in primis di mettere in campo “il massimo impegno tecnologico e finanziario, la massima consapevolezza politica, ma soprattutto il massimo impegno di capitale umano: occorre formare i quadri e le professionalità della Pubblica Amministrazione per dare sicurezza all’intero Paese”.
Poi ha elencato le iniziative in corso. “Per quanto riguarda più specificamente la formazione del personale, con l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, con la SNA, in collaborazione con il Dipartimento della funzione pubblica, è nato il progetto denominato ‘Summer school cybersecurity’. L’iniziativa nasce dall’esigenza di organizzare attività di formazione intensiva per fornire competenze approfondite sui temi della cybersecurity ai vertici delle pubbliche amministrazioni, attraverso la condivisone e il confronto con esperti del settore.
Nella sede della SNA “a partire da luglio 2022 verranno svolti moduli formativi, replicabili sul territorio e ripetuti nel tempo, di durata variabile in funzione del ruolo ricoperto. Anche al fine di garantire il massimo livello di interazione e approfondimento il percorso di formazione coinvolgerà un numero limitato di partecipanti per ogni sessione individuati d’intesa con le amministrazioni pubbliche interessate” ha concluso il ministro.
Fonte: Ministero per la Pubblica Amministrazione