Il programma annuale di attuazione del “Piano regionale di sicurezza stradale” della Regione Piemonte mette l’accento sulla necessità di dar corso a campagne informative e ad attività di prevenzione sulla sicurezza stradale. Per questo nei Comuni piemontesi sono stati organizzati diversi “focus group” con i rappresentanti dei target indicati e con i rappresentanti delle forze dell’ordine ( Polizia Municipale, Polizia Stradale, Carabinieri), nell’ambito degli incontri sono state definite nel dettaglio le azioni, condivisi gli strumenti di comunicazione, spiegati i contenuti.
Tra gli strumenti realizzati vi sono cartoline tematiche per sensibilizzare i cittadini, depliant, video informativi, tappe del tour informativo in molti territori, nonché la campagna social #FamigliaDistrattis #RISPETTA #NONFAREILMAGO. Centotrenta le Polizie municipali che hanno aderito alla campagna richiedendo il materiale informativo che verrà distribuito a partite dall’autunno prossimo. Il tema della sicurezza stradale è quotidianamente all’attenzione di tutti. Non per questo si può dire che sia pienamente conosciuto percependone sempre e pienamente i diversi aspetti e significati.
Quello della sicurezza stradale non si pone solo come problema dell’incolumità personale, ma come percezione dei rischi presenti sulle strade ad ampio raggio. Nel 2016 si sono verificati in Italia 175.791 incidenti stradali con lesioni a persone che hanno provocato 3.283 vittime (morti entro il 30esimo giorno) e 249.175 feriti. Tra le vittime sono in aumento i ciclisti (275, +9,6%) e conducenti di scooter-motorini (116, +10,5%), stabili gli automobilisti deceduti (1.470, +0,1%), mentre risultano in calo motociclisti (657, -15,0%) e pedoni (570, -5,3%). Secondo i dati dell’Ue, dal 2011 ad oggi le vittime di incidenti stradali in Europa si sono più che dimezzate, ma i numeri restano ancora altissimi: 25.300 persone hanno perso la vita sulle strade nel 2017 e altre 135.000 sono rimaste gravemente ferite.
“L’infortunio stradale resta la prima causa di morte per i giovani di tutto il Continente e non è mai abbastanza presto per adottare queste misure essenziali – ha detto il direttore esecutivo dell’European transport safety council, Antonio Avenoso -. E’ assolutamente decisivo che gli Stati membri Ue e il Parlamento europeo diano il loro sostegno a questi piani, senza cedimenti alle pressioni delle case automobilistiche, che stanno già tentando di indebolire alcune parti della proposta di sicurezza per i veicoli”.