La nuova Agenzia per la cybersicurezza nazionale (Acn), è istituita a tutela degli interessi nazionali nel campo della cybersicurezza con sede a Roma, ha personalità giuridica di diritto pubblico ed è dotata di autonomia regolamentare, amministrativa, patrimoniale, organizzativa, contabile e finanziaria. L’Agenzia sarà Autorità nazionale per la cybersicurezza e dovrà quindi assicurare il coordinamento tra i soggetti pubblici coinvolti in materia di cybersicurezza a livello nazionale e promuovere la realizzazione di azioni comuni dirette ad assicurare sicurezza e resilienza cibernetiche per lo sviluppo della digitalizzazione del Paese, del sistema produttivo e delle pubbliche amministrazioni, nonchè per il conseguimento dell’autonomia, nazionale ed europea, riguardo a prodotti e processi informatici di rilevanza strategica a tutela degli interessi nazionali nel settore.
Lo prevede il dl Cybersecurity, varato in Cdm il 10 giugno e convertito a inizio mese dal Parlamento, che sancisce la figura del Presidente del Consiglio come autorità di vertice dell’architettura e della sicurezza cibernetica, attribuendogli in via esclusiva “l’alta direzione e la responsabilità generale delle politiche di cybersicurezza, nonché, sempre in via esclusiva, il compito di adottare la strategia nazionale di cybersicurezza, sentito il nuovo Comitato interministeriale per la cybersicurezza (Cic), che viene istituito dallo stesso decreto legge.