E’ stato firmato due giorni fa a Ravenna un accordo che pone le basi per la realizzazione di una società per lo sviluppo di impianti di produzione di energia elettrica da moto ondoso. L’intesa ha avuto luogo alla presenza del premier Conte, degli amministratori delegati di Cassa depositi e prestiti, Fabrizio Palermo, di Fincantieri, Giuseppe Bono, di Terna, Luigi Ferraris, e di Eni, Claudio Descalzi. L’iniziativa segue l’intesa firmata lo scorso 19 aprile e ora la collaborazione tra le società entra nella fase operativa per trasformare il progetto pilota Inertial Sea Wave Energy Converter (ISWEC), l’innovativo sistema di produzione di energia dal moto ondoso, in un impianto realizzabile su scala industriale e perciò di immediata applicazione e utilizzo.
L’accordo di partnership si svilupperà in due fasi: nella prima fase, verrà messo a punto il modello di business, definendo un vero e proprio piano operativo in Italia. Al tempo stesso verrà completata la prima installazione industriale di ISWEC presso la piattaforma Eni Prezioso nel Canale di Sicilia al largo delle coste di Gela, con avvio previsto nella seconda metà del 2020. La seconda fase sarà poi dedicata alla vera e propria costituzione della società, con la conseguente esecuzione del piano di realizzazione e sviluppo delle attività, a partire dalle applicazioni per le isole minori italiane e successivamente all’estero.
“Questo accordo – ha detto l’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi – s’inserisce nel nostro piano strategico di decarbonizzazione e trova fondamento nella nostra grande esperienza riguardo alle attività offshore e nella gestione dei progetti complessi. Elementi che hanno consentito di realizzare e installare la prima applicazione industriale di ISWEC in tempi record per il settore. La collaborazione con tre eccellenze italiane, quali Cdp, Terna e Fincantieri, consentirà di mettere a fattor comune le grandi competenze esistenti e di accelerare il processo di industrializzazione di questa tecnologia, a differenza di quanto avvenuto finora per dispositivi analoghi”.
Cassa depositi e prestiti darà il proprio contributo all’iniziativa curando, in sinergia con i partner, i rapporti con le Istituzioni centrali e gli Enti locali, valutando i profili economici e finanziari nonchè i meccanismi di remunerazione dell’energia prodotta.
“Questo accordo, frutto della collaborazione tra le società partecipate dal Gruppo Cdp – ha sottolineato Fabrizio Palermo – mira alla realizzazione di una tecnologia estremamente innovativa. Si tratta di un sistema capace di generare valore per i territori e per la collettività ed è in linea con la nostra strategia che punta a indirizzare gradualmente le attività e gli investimenti del Gruppo a supporto della transizione energetica e a contrasto del cambiamento climatico”.
Fincantieri apporterà competenze industriali e tecniche tipiche delle realizzazioni navali per l’industrializzazione e la distribuzione della prima applicazione industriale.
“Questa cooperazione di grande respiro industriale e tecnologico – ha aggiunto Giuseppe Bono – che ci vede affiancati a gruppi del calibro di Eni, Terna e Cdp, apre una nuova frontiera per lo sfruttamento delle energie pulite in Italia, valorizzando la morfologia del Paese. Fincantieri viene riconosciuta come la massima autorità in campo marittimo e navale, e siamo certi che, grazie alle sinergie fra i partner coinvolti, questo progetto d’avanguardia segnerà un punto di svolta per lo sviluppo sostenibile del Paese”.
Terna apporterà le sue competenze industriali e tecniche nel campo dell’ingegneria elettrica per l’industrializzazione e il deployment della prima applicazione industriale “full scale” e nel campo dell’integrazione con la rete elettrica.
“L’iniziativa avviata con Eni, Cdp e Fincantieri consentirà di mettere ulteriormente a sistema la nostra esperienza e il know-how in innovazione, tecnologia e ricerca a servizio della transizione energetica – ha spiegato l’amministratore delegato di Terna, Luigi Ferraris -. E’ un’importante partnership che, attraverso l’utilizzo di nuovi fattori abilitanti, contribuisce a potenziare il ruolo primario e centrale del nostro Paese nel sistema energetico europeo, sempre più decarbonizzato e sostenibile”.