Violente scosse di terremoto (magnitudo superiore al 5) hanno colpito ieri l’Italia centrale: tre in mattinata, la quarta dopo le 14.30. Il primo terribile sussulto è stato avvertito alle 10.25 in particolare in Abruzzo, in Lazio, nelle Marche e in Umbria. Il secondo è stato di magnitudo 5.5, alle 11.14. Alle 11.26 un nuovo evento di 5.3, l’ultima scossa importante alle 14.33 di ieri pomeriggio.
Dall’Abruzzo alle Marche, a Montegallo (Ascoli Piceno) è il Sindaco Sergio Fabiani che parla, dicendo all’Ansa che: “ci sono ancora 5 frazioni isolate sotto 2 metri e 30 centimetri di neve, con una trentina di persone, non abbiamo energia elettrica, la situazione è critica, e intanto continua a nevicare”. ”Per fortuna, ad ora, non abbiamo malati o anziani gravi da assistere.
“Siamo presenti nella zona del cratere da subito, abbiamo intensificato gli interventi per l’emergenza neve e stiamo allertando altri assetti per dare il massimo della disponibilità – ha detto il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, in merito all’emergenza”.
Il maltempo rende più difficili i soccorsi e i metereologi spiegano che la vasta area di bassa pressione presente sul bacino del Mediterraneo, alimentata da venti freddi di origine artica, continua a determinare condizioni di perturbazione sulla nostra Penisola, con diffuse precipitazioni che oggi persistono in modo particolare sui settori del medio Adriatico, con nevicate fino a quote collinari.
Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le Regioni coinvolte, alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati, ha emesso un ulteriore avviso di condizioni meteo avverse che integra ed estende quello diffuso nella giornata di ieri che prevedeva venti forti e nevicate al centro-sud e sulla Sardegna.
Sulla base dei fenomeni previsti, è stata valutata per oggi criticità arancione sui bacini orientali dell’Abruzzo e sul Bacino del Fortore in Puglia, criticità gialla invece su Sardegna occidentale, Sicilia sud-orientale, sul resto della Puglia, Abruzzo occidentale, Marche e sui bacini del Molise.