“Dalle scelte sulla mobilità sostenibile passa la qualità della vita dei nostri cittadini e quindi delle comunità che vogliamo costruire. Su questo tema Anci sta lavorando per fare in modo che le scelte che facciamo sulla mobilità siano innanzitutto un vantaggio per i nostri cittadini regalando loro città e qualità della vita migliori”. Lo ha detto Umberto Di Primio vicepresidente Anci e sindaco di Chieti intervenendo alla Conferenza nazionale sulla mobilità sostenibile , ‘ Un nuovo passo per il futuro delle città’, in corso di svolgimento nella sala degli Elefanti del Comune. Secondo Di Primio per raggiungere questo obiettivo “abbiamo bisogno di una mobilità che si sostenga soprattutto sotto il profilo della utilizzabilità del trasporto pubblico locale; ma non possiamo certo farlo noi Comuni da soli: è necessario che il governo investa sul trasporto locale per l’innovazione del parco rotabile e per il miglioramento della qualità dei sevizi offerti”. In questo senso il vice presidente Anci ha evidenziato come sussistano ancora tagli importanti al plafond assegnato dalle singole Regioni: “è necessario che il governo garantisca alle Regioni tutti i fondi che servono per trasferire i finanziamenti ai Comuni per poter gestire i chilometri da sviluppare nel Traporto pubblico locale”, è il suo auspicio.
“Il nostro obiettivo è favorire lo sviluppo di città dove uomo ed ambiente convivano in modo equilibrato. Luoghi, dove le auto non diventino predominanti e questo obiettivo – conclude Di Primio – sarà possibile anche superando l’abitudine tutta italiana della mobilità corta di breve raggio affidata in modo esclusivo all’auto privata usata da più persone”.
Il sindaco di Catania Salvo Pogliese si è detto soddisfatto dell’incontro organizzato dall’Anci e dal Comune etneo, nell’ambito delle azioni promosse dal Ministero dell’Ambiente a favore della mobilità sostenibile. “In questi anni la mia città ha fatto importanti passi in avanti su sul terreno delle infrastrutture: basti pensare all’allungamento del percorso della metropolitana cittadina che arriverà nel 2025 fino all’aeroporto e nel 2026 fino ad Adrano”. Importante anche lo sforzo per l’adeguamento del parco mezzi: “A regime l’azienda metropolitana dei trasporti potrà contare su 120 autobus, di cui ben 110, acquistati con i fondi Pon Metro, saranno del tutto nuovi”. Così come “il rafforzamento della fermata centrale di Piazza Stesicoro che dal 2016 ha decuplicato la sua utenza, costituita soprattutto da turisti”.
L’incontro di Catania è stata l’occasione per un confronto tra i diversi soggetti coinvolti sulla vivibilità urbana, sulla sicurezza e la congestione degli spazi, sull’impatto ambientale e sulla regolamentazione della mobilità.
Per Marco Granelli, assessore all’Ambiente e alla Mobilità del Comune di Milano, “nelle aree urbane si sovrappongono i problemi dell’ambiente e della gestione degli spazi. Se si vogliono ottenere risultati effettivi e duraturi, bisogna investire in modo sinergico su diversi aspetti, dalle politiche di spostamento al Tpl, al ricambio dei mezzi, alla gestione delle soste e degli accessi ai centri urbani”. Centrale a suo parere resta il tema del rafforzamento del Tpl da abbinare a forme flessibili di ciclabilità, micro-mobilità elettrica e varie forme sharing. Mentre altro passaggio cruciale per migliorare la qualità della vita dei cittadini è quello della gestione degli ingressi nei grandi centri urbani. “Bisogna lavorare affinché l’accesso alle grandi città avvenga attraverso un sistema di parcheggi di interscambio e collegamento con le città rendendo, invece, più difficile, per chi arriva da fuori, la sosta nella cerchia urbana”, ha ribadito.
“Vorrei che in Italia le politiche sulla mobilità diventassero strutturali e di mandato, la loro valenza è assolutamente trasversale andando al di là del colore politico”, ha sottolineato da parte sua Irene Priolo, assessore all’Ambiente e alla Mobilità del Comune di Bologna. “Su questi temi vanno fatte scelte coraggiose ed anche impopolari”, ha aggiunto riferendosi alla Ztl ambientale entrata in vigore nel capoluogo felsineo ad inizio anno che mira a contenere il traffico dei mezzi inquinanti nel centro storico. Ma secondo Priolo per sviluppare politiche efficaci bisogna sviluppare “scelte condivise tra istituzioni ed operatori commerciali, una sorta di alleanza virtuosa per dare vita a sistemi utilizzabili a livello di contesto metropolitano”. Un passaggio fondamentale che deve fare il paio con il rispetto stringente dei tempi previsti per gli interventi: “la gestione delle opere è una vera tragedia: serve maggiore sinergia”.
Infine, Giusto Catania, assessore Urbanistica Ambiente e Mobilità del Comune di Palermo. “Sulla mobilità sostenibile bisogna fare un grande investimento perché passa da qui il contributo che le città possono dare alla lotta ai cambiamenti climatici. Le città hanno l’obbligo di investire sulla mobilità di massa. Obbligo su grandi aree pedonali e piste ciclabili”, ha detto.
Durante il dibattito è intervenuto anche Federico Caleno, responsabile ENEL X – e-mobility Italia. “Insieme ad Anci siamo attivamente impegnati su tutto il territorio nazionale a sviluppare i temi per ridurre al minimo l’impatto ambientale nelle città puntando sull’e-Mobility e sul trasporto elettrico, sia pubblico che privato. L’appuntamento di Catania è estremamente significativo: nell’ambito del Piano Nazionale di Enel X, Catania si colloca tra le principali città metropolitane in termini di offerta di punti di ricarica contribuendo in modo significativo allo sviluppo della mobilità elettrica regionale”, ha affermato.
Fonte: ANCI