A stabilirlo è un decreto del Ministero dello Sviluppo economico. Il provvedimento delinea gli obiettivi quantitativi del fabbisogno energetico delle suddette isole, da coprire attraverso la produzione elettrica e termica da fonti rinnovabili, gli obiettivi temporali e le modalità di sostegno degli investimenti necessari alla realizzazione del piano. Per queste finalità verranno definiti dall’Autorità per l’Energia elettrica e il gas gli incentivi a favore degli impianti a fonti rinnovabili, che saranno coperti da risorse ottenibili dalla riduzione delle integrazioni tariffarie attualmente erogate per la costosa generazione della produzione da fonti fossili, a cui potranno accedere cittadini, enti ed imprese. Sarà inoltre rivisto l’ammodernamento delle reti elettriche locali per consentire l’integrazione progressiva di fonti rinnovabili. Verranno anche finanziati progetti pilota per sperimentare soluzioni alternative adatte a consentire un uso più estensivo delle fonti in questione, anche con ricorso a finanziamenti derivanti da programmi europei.
Le isole minori interessate dal provvedimento hanno una superficie superiore ad un chilometro quadrato, sono localizzate ad oltre 1 chilometro dal continente e la popolazione residente è di almeno 50 persone. Si tratta di piccole realtà nelle quali l’approvvigionamento di energia avviene abitualmente via nave, con possibili interruzioni nel periodo di maltempo, con una domanda variabile a seguito della fluttuazione delle presenze stagionali.
Le isole interessate sono: Capraia, Giglio, Ponza, Ventotene, Tremiti, Favignana, Levanzo, Marettimo, Pantelleria, Ustica, Alicudi, Filicudi, Lipari, Panarea, Salina, Stromboli, Vulcano, Lampedusa, Linosa e Capri.