Il Ministro dell’interno, Marco Minniti, è stato ieri in Sardegna per discutere e programmare iniziative in materia di sicurezza e di gestione dell’immigrazione. Hanno partecipato all’incontro il capo Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione, Gerarda Pantalone, i prefetti della Sardegna, i vertici del Viminale e i Sindaci della regione, nonché il presidente della Regione Sardegna, Francesco Pigliaru. Si è così costituito un tavolo di coordinamento regionale allo scopo di effettuare un intervento organico su tutta la Sardegna, per governare con maggiore sicurezza il sistema sociale dell’isola. In questo quadro è stata ritenuta decisiva la definizione dei piani territoriali per la sicurezza, come risposta efficace agli attentati contro gli amministratori pubblici.
La cabina di regia sarà coordinata dalla Regione, perché la Sardegna è a Statuto speciale, ha sottolineato Minniti, mentre le funzioni operative per ogni realtà territoriale saranno svolte dai prefetti, che procederanno alla stipula di patti per sicurezza territoriali per ogni provincia, per ogni territorio della prefettura, con la specificità dell’area metropolitana di Cagliari. Patti che saranno siglati nel giro di un mese per dare risposte immediate ai problemi dell’isola.
“Oltre agli interventi di uomini e mezzi delle Forze di Polizia – ha spiegato il Ministro – serve un intervento sulla cultura, sulla formazione, sulle politiche urbanistiche e dell’integrazione”. Intanto, la Regione ha previsto una spesa di circa 30 milioni per un progetto di videosorveglianza. Riguardo all’organico delle forze di polizia da assegnare al territorio, il responsabile del Viminale, ha annunciato che, grazie alla distribuzione di nuove risorse, tra uomini e mezzi, e grazie allo sblocco del turn over” e alla finanziaria 2018, si raggiungere la copertura del 50% dei posti vacanti in organico.