Smart working, uso di carburanti alternativi, utilizzo di veicoli elettrici e biciclette per gli spostamenti casa-scuola e casa-lavoro. Questi i contenuti del protocollo d’intesa firmato recentemente dal Ministro dell’ambiente, Gian Luca Galletti, e dal rettore della Sapienza, Eugenio Gaudio, al fine di avviare insieme progetti di mobilità sostenibile rivolti agli studenti e al personale dell’Ateneo. “Parte così – spiega il Ministro Galletti – una collaborazione che sono convinto si dimostrerà per molti motivi utile alla Capitale e al suo ambiente: vogliamo intervenire, in coerenza con gli obiettivi delineati nella Strategia Energetica Nazionale per promuovere una nuova idea di trasporto sostenibile, partendo proprio dalle migliaia di ragazzi che ogni giorno vanno e vengono dall’Università. L’indirizzo che diamo oggi può voler dire nel tempo – conclude il Ministro – meno emissioni inquinanti e una migliore qualità della vita quotidiana per gli studenti e per tutti i romani che attraversano la città”. “Credo che l’accordo di oggi – replica Eugenio Gaudio – rappresenti un passo importante nel coinvolgimento della comunità universitaria verso una mobilità più rispettosa dell’ambiente. La sfida per una società a minore impatto riguarda ogni cittadino nella sua dimensione etica e richiede quindi un nuovo modello educativo. In questo processo le Università possono svolgere un ruolo di primo piano”.
In concreto, Ministero e Università lavoreranno a progetti pilota per la mobilità ciclistica con l’assegnazione agli studenti in comodato d’uso di biciclette anche a pedalata assistita, iniziative di “sharing mobility” per il personale e gli studenti per favorire l’accesso alla sede universitaria con un mezzo di trasporto condiviso, il testing di veicoli elettrici con l’installazione di infrastrutture di ricarica. Altri obiettivi indicati nell’intesa sono la realizzazione d’infrastrutture per il rifornimento di veicoli alimentati a carburanti alternativi quali i biocarburanti, l’idrogeno e i veicoli bimodali, oltre alle tecnologie digitali che valutino le performance ambientali degli spostamenti sostenibili che vengono effettuati.
Nel protocollo siglato si ricordano gli accordi internazionali siglati dall’Italia, a partire da quello della Cop21 di Parigi sul Clima, ma anche il Protocollo Antismog del 30 dicembre 2015 tra Ministero dell’Ambiente, Conferenza delle Regioni e Anci per le misure di prevenzione e riduzione delle concentrazioni di inquinanti nelle aree urbane, che “individua specifiche misure per incoraggiare il passaggio a modalità di trasporto pubblico a basse emissioni”.
Il protocollo cita anche il dato Ispra del 2017, che vede il settore dei trasporti su strada contribuire in Italia all’inquinamento in atmosfera per circa il 13% delle emissioni di particolato e per circa il 50% delle emissioni di ossidi di azoto. Il documento ricorda inoltre che la Sapienza è “da anni impegnata in progetti e programmi nazionali e comunitari sui temi dei carburanti alternativi, della mobilità delle merci in ambito urbano e del mobility management”.