Dialogo con il volontariato no profit, implementazione di una banca dati gestionale sulla fauna selvatica, lotta al bracconaggio con scambio di esperienze tra pubblico e privato sul governo del territorio. Ma non è tutto. Del progetto infatti fanno parte anche iniziative per il benessere animale e per il contrasto al randagismo, valorizzazione della filiera gastronomica legale della selvaggina, nuove strategie per la candidatura all’European Natura 2000 Award. Sono questi insomma gli obiettivi del protocollo d’intesa firmato dal Ministero dell’Ambiente e dalla Fondazione UNA onlus (Uomo Natura Ambiente).
Il documento sottoscritto a Roma la scorsa settimana promuove proposte di consultazione allo scopo di mettere in sinergia progetti in cui i valori tradizionali delle comunità, il presidio del territorio e le nuove attività green diventino l’agire necessario per il bene comune, in equilibrio con l’evoluzione della natura. A tale riguardo verrà istituito un Tavolo di lavoro presso il Ministero dell’Ambiente per il coordinamento di un progetto di filiera ambientale di medio periodo, rivolto alla salvaguardia della biodiversità e alla valorizzazione dei territori dal punto di vista ecologico, occupazionale, alimentare, della produzione agricola e di benessere delle comunità.