La sicurezza dei Sindaci resta una priorità per l’affermazione della legalità in ogni territorio. Dopo il Sindaco di Ruvo, Pasquale Chieco, che con la sua famiglia ha subito l’incendio della propria abitazione di campagna, a Turi si è verificato un altro grave atto intimidatorio, dove l’assessore ai Lavori pubblici Serena Zaccheo, ha ricevuto minacce anonime e danni all’automobile. Atti gravi e intollerabili. Per questo il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha inviato al ministro dell’Interno, Marco Minniti, una richiesta di incontro urgente, al fine di trovare una soluzione all’escalation di intimidazioni. Emiliano ha espresso la sua solidarietà ai Sindaci che hanno subito queste deprecabili violenze ed intimidazioni dicendosi “vicino in particolare alle comunità di Peschici, Ruvo di Puglia, San Severo e Terlizzi”.
Emiliano ha annunciato che presenterà a Minniti “anche la mozione presentata dal Movimento a Cinquestelle, votata all’unanimità dal Consiglio regionale e dalla Giunta pugliese affinché la provincia di Foggia sia dotata di una sezione della Direzione investigativa antimafia e di una sottosezione dello Servizio centrale operativo. Il ministro dell’Interno il 16 marzo incontrerà la delegazione dei Sindaci coinvolti dagli episodi intimidatori Pasquale Chieco (Ruvo di Puglia), Nicola Gemmato (Terlizzi) e Franco Tavaglione (Peschici), insieme al presidente dell’Anci Puglia Luigi Perrone. Ed il presidente dell’Anci Antonio Decaro, dopo aver ringraziato il Minniti per l’attenzione rivolta, ha spiegato che “in questi giorni sono state tante le manifestazioni di solidarietà agli amministratori locali vittime di intimidazioni, dentro e fuori i palazzi municipali”. In questo scenario la sicurezza degli amministratori locali resta una priorità assoluta per l’affermazione della legalità e per rafforzare il presidio dello Stato sul territorio. “Fare il Sindaco o l’assessore oggi – ha detto il presidente Anci Puglia – è ancora più difficile, la nostra regione resta tra le prime d’Italia per frequenza di fenomeni intimidatori ai danni di amministratori locali, l’ultimo fatto a Terlizzi (dove un proiettile è stato attaccato alla porta dell’ufficio del primo cittadino), dopo i recenti episodi di Turi, Ruvo, Trinitapoli, Gioia, Leporano e Bari. Le vicende di San Severo, dove il Sindaco Miglio e la sua amministrazione sono in prima linea contro la criminalità, dimostrano che il Comune è divenuto una trincea dove si combatte anche la battaglia per la legalità, dove si scaricano le tensioni sociali esasperate dalla crisi economica, e in alcuni casi, gli interessi della criminalità organizzata”.