A Milano parte un nuovo incubatore e acceleratore certificato ma anche laboratorio di ricerca e sperimentazione di nuove tecnologie: si tratta di SmartCityLab Milano che, in via Ripamonti, propone alla cittadinanza un luogo dove creare innovazione urbana e concepire soluzioni per una città intelligente. Il promotore dell’iniziativa è il Comune di Milano che coltiva il terreno dell’innovazione per potenziare la sostenibilità e l’inclusività della città meneghina.
SmartCityLab Milano è il risultato di un Accordo di Programma tra Comune di Milano, Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) e sarà uno spazio dedicato all’imprenditorialità e all’innovazione urbana dedicata alle soluzioni per la Città Intelligente, ospitato da un edificio di 2mila mq. progettato con impianti sostenibili basati sullo sfruttamento di energie rinnovabili.
In questi giorni è stato inaugurato dal Sindaco di Milano Giuseppe Sala e Alessia Cappello, assessore allo Sviluppo Economico e Politiche del Lavoro ed altri.
Attraverso l’avvio di SmartCityLab Milano, il Comune rimarca l’interesse e l’impegno verso le tematiche della Città Intelligente, come testimoniano i numerosi progetti avviati negli ultimi anni. Tra tutti, Smart City e lo sviluppo del Gemello Digitale Esteso che mira a migliorare l’offerta di servizi pubblici digitali nell’area metropolitana attraverso la rappresentazione digitale della città, alimentata dai dati e dalle informazioni in tempo reale dei servizi digitali sul territorio.
L’intera gestione del progetto e del Lab è stata affidata ad un RTI formato da un network multidisciplinare di imprese esperte di innovazione. Situato in Via Ripamonti 88 (Municipio 5), lo SmartCityLab Milano sorge su un’ex area industriale dismessa di proprietà del Comune che è stata bonificata ed è il risultato di un accordo di programma sottoscritto dal Comune di Milano, che ha messo a disposizione l’area e che è proprietario dell’edificio, dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy che ha finanziato l’opera con 5 mln. e da Invitalia che si è occupata della progettazione e realizzazione della struttura.
L’edificio integra soluzioni sostenibili come geotermia, fotovoltaico, recupero acque piovane e verde pensile. Riduce dispersioni energetiche (classe A2/A1) e migliora il microclima con pareti verdi, inoltre, favorisce l’isolamento acustico, aumenta la qualità dell’aria e biodiversità, garantendo efficienza energetica e basso impatto ambientale. È situato in una posizione strategica, all’interno del quadrante sud del capoluogo meneghino, con strette connessioni con i poli universitari e i centri di ricerca collocati nelle vicinanze, oltre alla presenza di spazi culturali di rilevanza internazionale, centri direzionali e aree in corso di rigenerazione, come l’ex Scalo Ferroviario di Porta Romana, destinato ad ospitare il Villaggio Olimpico per le Olimpiadi Invernali 2026.
Fonte: comune di Milano