11 centri di facilitazione digitale in tutta la città, per accompagnare i cittadini all’uso consapevole e autonomo del digitale e delle nuove tecnologie.
Si chiama Remida– Rendere Milano Inclusiva e Digitale il progetto presentato in conferenza stampa a Palazzo Marino, promosso dal Comune di Milano in collaborazione con la Fondazione Mondo Digitale ETS e MigliorAttivaMente APS, e con il contributo di Fondazione di Comunità Milano; con un’azione mirata di engagement, incontri e campagne informative nei quartieri, si vuole promuovere l’inclusione sociale e fornire una risposta integrata al tema del digital divide.
Con il progetto REMID@, Milano investe in un programma gratuito di formazione e sensibilizzazione digitale, che prende per mano la cittadinanza, in particolare persone in condizioni di fragilità economico-sociale, anziane, straniere o in cerca di occupazione.
Attraverso interventi specifici e personalizzati, il programma intende supportare diverse fasce di popolazione, assicurando un accesso equo e facilitato ai servizi digitali e alle opportunità offerte dal progresso tecnologico.
Il modello di apprendimento è quello intergenerazionale: i giovani, abituati all’uso delle tecnologie, potranno condividere le loro conoscenze con gli anziani in un ambiente di apprendimento reciproco, così da favorire l’inclusione digitale, ma anche rafforzare i legami comunitari, promuovendo un senso di appartenenza e solidarietà. In questo modo la popolazione over 65 potrà accedere facilmente ai servizi comunali, migliorando la propria autonomia e partecipazione alla vita cittadina.
Tra le diverse attività, sono previste una formazione personalizzata rispetto a diversi gruppi di target (persone anziane, straniere, disoccupate e con disabilità) e adattata alle esigenze specifiche di ciascun gruppo; il supporto per il rilascio dello SPID e dell’utilizzo della CIE; la facilitazione e alfabetizzazione rispetto ai servizi digitali offerti sia da soggetti pubblici che privati. È prevista anche la raccolta di dispositivi tecnologici usati, come computer, tablet e smartphone, che vengono riparati e distribuiti ai cittadini in condizione di fragilità.
I servizi allo sportello e l’attività formativa sono a cura della Fondazione Mondo Digitale in collaborazione con la non profit MigliorAttivaMente APS. Il progetto può contare su 22 formatori e mira al coinvolgimento di 1000 cittadini entro febbraio 2026.
“Con questo progetto, spiegano gli assessori, Gaia Romani (Servizi civici) e Lamberto Bertolé (Welfare e Salute), e la Coordinatrice del Board per l’innovazione Layla Pavone, l’Amministrazione, supportata dal Terzo settor,e accompagna la cittadinanza nell’accesso ai servizi online. Sappiamo come il divario digitale possa diventare un fattore di emarginazione ed esclusione sociale, ecco perché mettere a disposizione dei cittadini i centri di facilitazione digitale, dove chi ne ha bisogno potrà ricevere anche dispositivi tecnologici ricondizionati, rappresenta un’occasione per partecipare alla vita della città. Non a caso gli sportelli si trovano all’interno delle Case di Quartiere, nate con l’obiettivo di offrire opportunità di scambio intergenerazionale, fondamentali per contrastare la solitudine e promuovere un senso di comunità”.
“180mila le persone residenti a Milano over 75, pari al 13% degli abitanti. I giovanissimi tra 5 e 14 anni sono 115mila l‘8% della popolazione milanese. In sintesi, i milanesi maturi si apprestano a doppiare la generazione dei nipoti – dichiara il direttore di Fondazione di Comunità Milano, Petrolati. Dal 2024 l’attività filantropica verso i bisogni della silver age si è intensificata e l’inclusione digitale è uno degli aspetti chiave dei prossimi anni. Il progetto REMID@ va in questa direzione e Fondazione di Comunità Milano è al fianco dei suoi promotori”. Per informazioni il Calendario delle attività o per aderire all’iniziativa scrivere a facilitazionedigitale@mondodigitale.org e recarsi nella più vicina Casa di Quartiere;
Fonte: comune di Milano