A Milano, il 70% degli utenti integra BikeMi con la rete metropolitana, il 55% con il tram e 40% con l’autobus. E’ quanto emerge dall’indagine condotta sulla soddisfazione dei cittadini rispetto al sistema del trasporto pubblico urbano dal dipartimento di Economia, Management e Metodi Quantitativi dell’Università degli Studi, in collaborazione con Clear Channel, gestore del servizio comunale di biciclette in condivisione BikeMi. A fare uso delle biciclette condivise sono principalmente i lavoratori che le integrano con altre reti di mobilità sostenibile: il sistema viene infatti considerato, dal 95% degli intervistati, un’alternativa più che valida all’automobile.
Il questionario d’indagine è stato somministrato a 25.688 abbonati di BikeMi e ha permesso di acquisire informazioni preziose, non solo per comprendere la percezione qualitativa del sistema di bike sharing da parte dei suoi abbonati, ma anche per tracciare le caratteristiche del biker tipo e conoscerne abitudini e comportamenti. I risultati dell’indagine rivelano che gli utenti BikeMi sono prevalentemente uomini (57%), di quasi 41 anni, con un’elevata istruzione (il 95% degli utenti ha almeno il diploma di scuola secondaria superiore, il 72% almeno un titolo di istruzione terziaria cioè una laurea a ciclo breve), è un imprenditore (25%) ed è sposato o convivente (per il 57% dei rispondenti). Tra gli aspetti maggiormente apprezzati, la policy delle tariffe e il Servizio Clienti. Oltre il 90% di coloro che hanno risposto al sondaggio ritiene che i costi e i tempi di restituzione per l’utilizzo delle biciclette siano più che ragionevoli. Le principali aree di miglioramento del servizio suggerite sono relative allo stato di manutenzione delle biciclette e alla presenza/assenza di biciclette negli orari di punta del traffico cittadino. Tra le possibili innovazioni presenti e future che possono essere introdotte per aumentare la fruibilità di BikeMi rientra la possibilità di trasportare carichi pesanti.