Qualche giorno fa il sindaco di Firenze, Dario Nardella, intervenendo ad Agorà sulla questione migranti aveva precisato: “Nell’area metropolitana di Firenze siamo già a 3,5 migranti ogni 1000. Il tetto è 1,5, siamo ben oltre”. Siamo riusciti al momento ad assorbire bene -ha proseguito Nardella- perché 38 Comuni su 40 accolgono, c’è un’accoglienza vistosa, con 15, 20 persone a centro”. “Abbiamo chiesto di utilizzare i migranti -ha detto ancora Nardella- per attività socialmente utili, una sorta di restituzione al Paese che li ospitano. A Firenze li stiamo usando per pulire strade, giardini, è chiaro che è un’attività volontaristica, abbiamo chiesto strumenti al Governo per coprire attività utili alla collettività”.
Oggi in un’intervista al Corriere della Sera lo stesso Sindaco è ritornato sull’argomento, rispondendo alle domande di Fiorenza Sarzanini: «Noi pensiamo che accogliere queste persone sia giusto e doveroso. Noi diciamo semplicemente che la nostra quota di stranieri ospitati l’abbiamo già raggiunta e invece altri continuano a rifiutare. Vogliamo soltanto che sia riequilibrata la situazione».
«Siamo oltre il 12 per cento delle quote dovute – spiega Nardella – mentre ci sono varie altre Regioni che sono sotto quota, come Lombardia, Lazio, Campania, Emilia Romagna, Puglia, Valle d’Aosta. Vorrei evidenziare che a Firenze abbiamo una media di 3,5 richiedenti asilo per ogni 1.000 abitanti e quindi siamo anche oltre il tetto fissato dall’accordo tra il ministero dell’Interno e l’Anci, l’associazione dei Comuni».
Alla domanda della giornalista che chiede se sia necessario imporre l’obbligo di accoglienza il sindaco risponde: «No, basterebbe prevedere sanzioni per i Comuni che non collaborano. Premiamo i virtuosi e penalizziamo chi dice no». In concreto: «tu rifiuti l’accoglienza e io non ti concedo le agevolazioni che generalmente il governo assegna ai Comuni. Penso agli sgravi fiscali, allo sblocco degli investimenti».
In merito ai livelli istituzionali d’intervento il primo cittadino del capoluogo fiorentino ha sottolineato : «Il mio interlocutore in questo caso è il ministro dell’Interno Angelino Alfano e io sono d’accordo con il suo piano. In ogni caso è stato proprio Renzi a chiedere all’Europa di sanzionare i Paesi che non accettano i ricollocamenti, quindi è un meccanismo che si può prevedere. Io sono contrario a modelli tipo Calais. Si è visto bene che cosa è accaduto in Francia e quindi replicarlo in Italia sarebbe un grave errore».
Per quanto riguarda le 500 euro per ogni profugo ospitato Nardella ha concluso: «Mi sembra che sia una cifra giusta, il riconoscimento di un impegno concreto che serve proprio ad incentivare chi aiuta». Anche se non evita situazioni come quella di Gorino: «Purtroppo credo che in quel caso ci sia stata una forte strumentalizzazione politica. Il risultato di un atteggiamento irresponsabile che in alcuni luoghi fomenta la protesta senza rendersi conto che le conseguenze potrebbero essere disastrose».