I Sindaci, si sa, sono in prima linea, sempre e ovunque, a Nord come a Sud del pianeta. Rappresentano l’avamposto delle istituzioni dentro la società civile e ne portano sino in fondo l’onere e la responsabilità. Ovviamente, questo “peso” varia nelle diverse situazioni, da Paese a Paese. In particolare, quando la società non è “civile”, ma diventa un campo di battaglia cruento tra forze antagonistiche; quando lo Stato è svuotato dall’interno e contaminato dal crimine che ne ha assunto il controllo stravolgendone l’essenza democratica; allora la vita dei Sindaci diventa un inferno, anzi l’anticamera dell’”altro mondo”, perché il loro compito precipuo è difendere i diritti dei cittadini dalle molteplici minacce che attentano ad essi. E’ il caso del Messico, terra sconvolta da decenni da una guerra civile feroce che oppone pezzi corrotti dello Stato federale ai cartelli della droga, contemporaneamente in lotta fra loro. Fra l’altro, in questo periodo la situazione è in travagliata evoluzione, dato che il cartello di Sinaloa – quello più potente finora – ha subito la perdita del suo mitico capo, tal Joaquin Guzmàn, detto El Chapo, recentemente arrestato dopo diverse rocambolesche fughe dal carcere. Questo evento ha riacceso la rivalità fra gli altri cartelli e i relativi boss che aspirano a occuparne la posizione di vertice. Dunque, più violenza e più sangue. E i Sindaci, quello onesti, non sfuggono al tragico destino che le gang criminali riservano per loro. Così, la lista dei Primi cittadini morti ammazzati cresce di giorno in giorno. L’ultimo è stato José Santamaría Zavala, Sindaco di Huehuetlán El Grande, nello Stato centrale di Puebla, ucciso ieri sera in un agguato. È il terzo in meno di due settimane. Il corpo di Santama-ría Zavala è stato trovato all’interno della sua auto crivellata di colpi. Alla fine di luglio era stato ucciso in un agguato Ambrosio Soto, sindaco di Pungabarato, cittadina nello Stato di Guerrero, preda della violenza dei narcotrafficanti. Poco prima aveva incontrato lo stesso destino Domingo López González, primo cittadino di San Juan Chamula, nel Chiapas, ucciso a colpi d’arma da fuoco durante una protesta. A gennaio, l’omicidio del Sindaco di Temixco, Gisela Mota Ocampo, aveva scioccato il Paese: la donna era stata freddata sulla porta di casa davanti alla famiglia, neanche 24 ore dopo aver assunto l’incarico.