La Struttura del MEF costituita nel 2017 presso il Dipartimento del Tesoro per l’indirizzo, il monitoraggio e il controllo sulla corretta attuazione della riforma del sistema delle partecipazioni pubbliche, ha pubblicato un Rapporto che informa sugli esiti del processo di revisione straordinaria delle partecipazioni detenute dalle Pubbliche Amministrazioni previsto dal Testo Unico in materia di società a partecipazione pubblica, il cosiddetto “TUSP” (art. 24 del D.Lgs. 19 agosto 2016, n.175).
Su un totale di 32.427 partecipazioni “detenute dalle amministrazioni pubbliche, 18.124 sono risultate non conformi al TUSP e quindi avrebbero dovuto essere oggetto di provvedimenti di razionalizzazione”.
Sono inseriti quindi i dati relativi alle alienazioni delle partecipazioni da parte “delle amministrazioni pubbliche e all’esercizio del diritto di recesso dalle società da esse partecipate”.
Il Rapporto registra che 3.117 partecipazioni sono state dichiarate cedibili dalle amministrazioni partecipanti. Per 572 casi (il 18% del totale) è stato comunicato il buon esito della procedura, “anche a causa delle molteplici incertezze riscontrate nella prassi operativa di scelta della modalità di individuazione dei potenziali acquirenti”.
Per 568 partecipazioni, inoltre, le amministrazioni hanno comunicato nei provvedimenti di revisione straordinaria la volontà di esercitare il diritto di recesso dalle società entro il 30 settembre 2018, ma soltanto in 178 casi (pari al 31%) è stato poi effettivamente comunicato l’esito positivo della procedura.
Le alienazioni e i recessi posti in essere hanno generato per le amministrazioni interessate introiti pari a circa 431 milioni di euro.