Le entrate tributarie e contributive nei primi nove mesi di quest’anno indicano un incremento del 2,1% (+ 10.315 milioni di euro) rispetto allo stesso arco temporale del 2017. A metterlo in evidenza è il Report sull’andamento delle entrate tributarie e contributive riferito al periodo gennaio-settembre 2018, redatto dal Dipartimento delle Finanze e dal Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato. L’importo delle entrate tributarie comprende anche i principali tributi degli Enti locali e le poste correttive, integrando così il dato diffuso con la nota del 5 novembre scorso. Congiuntamente è stato pubblicato il resoconto delle entrate tributarie internazionali del mese di settembre di quest’anno, che fornisce l’analisi dell’andamento tendenziale del gettito tributario per i principali Paesi europei, sulla base delle informazioni diffuse con i “bollettini mensili” di Francia, Germania, Irlanda, Portogallo, Regno Unito e Spagna. Un approfondimento è poi dedicato all’analisi delle imposte sulla proprietà. I dati si basano sull’edizione 2018 di Taxation Trends, andando fino al periodo d’imposta 2016. L’edizione, pubblicata dalla Commissione europea, presenta altresì una serie di indicatori relativi alla quota di gettito tributario attribuibile alle funzioni economiche del lavoro, del capitale e dei consumi in rapporto al Pil.
La tassazione sulla proprietà comprende sia la quota riguardante le imposte ricorrenti sulla proprietà immobiliare sia quella delle altre imposte sull’uso, il possesso e il trasferimento di proprietà. Dall’analisi vediamo che in quasi tutti i Paesi la parte prevalente delle entrate affluisce alla componente delle imposte ricorrenti, in linea con la media europea (1,6% del Pil rispetto all’1% della quota affluita alle altre entrate sulla proprietà). Fanno eccezione Germania, Portogallo e Spagna, Paesi nei quali la quota maggioritaria di entrate è raccolta attraverso le tasse sulla proprietà (Germania 0,7%, Portogallo 1,2% e Spagna 1,5%). A tale proposito è stato osservato che dal 2006 al 2016 in Europa si è assistito ad un aumento delle entrate sulla proprietà pari, mediamente, al +0,3% del Pil, principalmente per effetto dell’incremento della quota derivante dalle imposte ricorrenti.