Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha segnalato che il gettito relativo ai due periodi non è immediatamente confrontabile, poiché il risultato del mese di giugno 2017 è stato influenzato dalla proroga dei termini di versamento delle imposte di autoliquidazione, delle imposte sostitutive e di tutti i tributi la cui scadenza di versamento coincide con quella del saldo delle dichiarazioni dei redditi, nonché dalla contabilizzazione nelle entrate del mese di luglio dei versamenti di 1.862 milioni di euro delle imposte delle riserve matematiche, rami vita assicurazione e 333 milioni di euro della cedolare secca sugli affitti relativi al mese di giugno 2017. Registrano un gettito pari a 110.643 milioni di euro in diminuzione dell’1,0% (-1.065 milioni di euro) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. In particolare, il dato risente dell’andamento delle imposte sulle riserve matematiche rami vita assicurazione (-1.666 milioni di euro) e della cedolare secca sugli affitti (-225 milioni di euro) i cui versamenti, effettuati nel mese di giugno 2017, contrariamente all’anno precedente saranno contabilizzati nelle entrate del mese di luglio. Per quanto riguarda l’Irpef, gli incassi ammontano a 88.736 milioni di euro, in crescita di 2.341 milioni di euro (+2,7%) per effetto principale dell’andamento positivo delle ritenute da lavoro dipendente e da pensione (+1.218 milioni di euro, +1,6%). Il risultato riflette anche gli effetti di alcune misure introdotte dalla legge di bilancio per il 2017 e, in particolare, l’aumento delle detrazioni per i pensionati di età inferiore a 75 anni, equiparate a quelle previste per i pensionati di età pari o superiore ai 75 anni di età e le revisioni al regime della tassazione dei premi di produttività. Si tratta di interventi di alleggerimento del carico tributario che riducono il gettito Irpef.
Gli introiti dell’Ires registrano una diminuzione di 543 milioni di euro (- 5,1%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il dato risente anche degli effetti derivanti dall’introduzione di importanti provvedimenti previsti dalle leggi di stabilità di questi ultimi anni, tra cui la razionalizzazione dell’aiuto alla crescita economica, la riduzione dell’aliquota da 27,5 a 24 punti percentuale e la maggiorazione degli ammortamenti, la deducibilità della svalutazione e delle perdite sui crediti degli enti creditizi finanziari e imprese di assicurazioni.
All’andamento delle imposte dirette di gennaio-giugno 2017 ha contribuito anche il gettito derivante dalla collaborazione volontaria (cd voluntary disclosure), introdotta per favorire la regolarizzazione di capitali finora non dichiarati al fisco, che ha fatto registrare versamenti per 422 milioni di euro.
Per quanto riguarda le imposte indirette il gettito ammonta a 94.525 milioni di euro, in aumento del 3,0% (+2.756 milioni di euro) rispetto ai primi sei mesi dell’anno precedente.