L’istituzione di un itinerario ebraico marchigiano è stato approvata all’unanimità dal consiglio regionale. Il testo stabilisce che la Regione ‘promuove la memoria storica del popolo ebraico nelle Marche, con particolare riferimento alle vicende persecutorie che nei secoli hanno interessato tale popolo, e al contempo sostiene interventi di promozione e valorizzazione dei siti storico-culturali ed architettonici ebraici presenti sul territorio’.
Potranno essere finanziati itinerari didattico-informativi, studi e ricerche, manifestazioni (convegni, programmi educativi, mostre), progetti di visite guidate. Sono 25 i Comuni che entrano a far parte dell’itinerario: Apecchio, Terre Roveresche (Barchi), Fano, Mondavio, Mondolfo, Pergola, Pesaro, Sant’Angelo in Vado, Urbania e Urbino in provincia di Pesaro Urbino, Ancona, Castellone di Suasa, Jesi, Osimo e Senigallia in provincia di Ancona, Camerino, Corridonia, Macerata, Recanati, San Severino e Tolentino nel territorio di Macerata, Fermo e Monterubbiano nel fermano e Ascoli e Ripatransone nel piceno.
La legge, presentata da Giacomo Rossi (Civici) e firmata anche da Carlo Ciccioli (Fdi), Jessica Marcozzi (Fi), Dino Latini (Udc-Popolari Marche) e dai leghisti è finanziata con 15mila euro e prevede l’istituzione di un Comitato che coordinerà gli interventi, con la presenza dei rappresentanti della Comunità ebraica e del Tribunale rabbinico del Centro Nord Italia.