Un sostegno economico destinato ai caregiver, le persone che assistono malati in casa. La Commissione Bilancio del Senato ha dato via libera all’unanimità all’emendamento (a prima firma Laura Bignami, ma poi sottoscritto da tutti i gruppi e da centinaia di senatori singolarmente) che stanzia 20 milioni di euro per ciascuno degli anni 2018, 2019 e 2020 per “la copertura finanziaria di interventi legislativi finalizzati al riconoscimento del valore sociale ed economico dell’attività di cura non professionale del caregiver familiare”. Un incentivo dunque, pari a 60 milioni in 3 anni, che verrà concesso a tutte quelle persone che assistono familiari gravemente malati.
Nello specifico, “per caregiver – spiega la senatrice Annamaria Parente, capogruppo del Pd nella Commissione Lavoro – si intende chi assiste e si prende cura del coniuge, di una delle parti dell’unione civile tra persone dello stesso sesso o del convivente di fatto o anche di un famigliare entro il terzo grado che, a causa di malattia, infermità o disabilità, non sia autosufficiente e in grado di prendersi cura di sé. Nel 75% dei casi caregiver è donna”.
“L’ok da parte della Commissione Bilancio al fondo per i caregiver, con 60 milioni in 3 anni, è il frutto del lavoro del Pd di questi ultimi 3 anni, in cui abbiamo esaminato un nostro disegno di legge in materia di riconoscimento di questa figura e abbiamo presentato emendamenti per istituire un fondo ad hoc, in attesa di una legge specifica”, aggiunge la senatrice, evidenziando che “ora la nostra battaglia sui temi sociali continua con il rifinanziamento del fondo per il ‘Dopo di Noi'”.
Arriva anche uno sconto fiscale per tutelare le librerie. La Commissione ha approvato un emendamento del Pd che prevede per la vendita di libri al dettaglio un credito di imposta su Imu, Tasi, Tari e sull’eventuale affitto. Lo sconto è più sostanzioso, fino a 20.000 euro, per le librerie indipendenti, “che non risultano ricomprese in gruppi editoriali dagli stessi direttamente gestite”, e arriva invece a 10.000 euro per gli altri esercenti. Il limite di spesa è fissato a 4 milioni nel 2018 e a 5 milioni annui a decorrere dal 2019.
Alla Camera arriva lo spazio per i lobbisti. A partire dal 28 novembre la Camera in vista della sessione di bilancio destinerà in via sperimentale un locale del piano Aula di Montecitorio, vicino alla Galleria dei Presidenti, all’attività dei rappresentanti di interessi iscritti nell’apposito registro, recentemente istituito dall’ ufficio di Presidenza. L’allestimento dello spazio, realizzato senza alcuna spesa per il bilancio della Camera, prevede – si apprende da fonti di Montecitorio – la possibilità di seguire i lavori della sessione con il circuito chiuso, la web tv e il canale sat della Camera, postazioni informatiche