Manchester sotto attacco. Ieri notte, intorno alle 22.30, un attentato kamikaze all’interno dell’Arena, la più grande d’Europa con 21mila posti, al termine del concerto di Ariana Grande – pop star americana 24enne, rimasta illesa, ha fatto strage. Pesante il bilancio delle vittime: 22 morti, 60 feriti, 8 dispersi. Scontata la pista terroristica, anche se la polizia si riserva ovviamente di confermarla dopo aver acquisito elementi di prova durante le indagini, partite immediatamente e affidate alla North West Counter Terrorism Unit. Inoltre, rinforzi dell’antiterrorismo di Scotland Yard sono stati inviati da Londra già nella notte. Dalle prime testimonianze emergerebbe che l’ordigno era imbottito di chiodi per potenziare il suo effetto devastante.
Cordoglio e solidarietà alle famiglie delle vittime sono stati espressi dal premier Theresa May, che ha sospeso la campagna elettorale e convocato d’urgenza per oggi il Consiglio dei ministri e il comitato d’emergenza Cobra. “Distrutta. Dal profondo del mio cuore, sono così tanto dispiaciuta. Non ho parole”, ha dichiarato anche la pop star Ariana Grande su Twitter. Alla commozione della cantante americana si sono aggiunti sul web le esternazioni dei leader mondiali, dal presidente della Cina, Xi Jinping, che ha anche telefonato alla regina Elisabetta, al leader scozzese Nicola Sturgeon e al premier australiano Malcom Turnbull. Intanto, la Farnesina e l’Ambasciata d’Italia a Londra si sono messi in stretto contatto con le autorità inglesi per verificare l’eventuale presenza di italiani e prestare ogni possibile assistenza ai connazionali presenti nel Regno Unito.