E’ sotto gli occhi di tutti come il maltempo che ha investito l’Italia in questi giorni stia di fatto aggredendo un territorio molto fragile. Nella nostra Penisola infatti, l’area a pericolosità da frana alta, media, moderata e di attenzione è pari al 19,9% del territorio nazionale (59.981 chilometri quadrati). Per quanto riguarda, invece, le alluvioni, la superficie interessata con più frequenza si attesta a 12.405 chilometri quadrati (il 4,1% del territorio nazionale), mentre le aree a pericolosità media raggiungono i 25.398 chilometri quadrati (8,4%). In considerazione di ciò i fondi per la prevenzione del dissesto vanno considerati un vero e proprio, imprescindibile investimento.
“Occorrono progetti esecutivi per aprire i cantieri e mettere in sicurezza il Paese. I fondi ci sono e vanno spesi – ha detto il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, rivolgendosi alle Regioni. Il Piano Stralcio ha già stanziato 315 milioni di euro nel 2019 per finanziare progetti esecutivi di tutela del territorio dal dissesto idrogeologico – ha sottolineato – e prevede 263 interventi in tutte le regioni”. Opere urgenti e e indifferibili, che hanno già ottenuto il placet dei commissari straordinari per il dissesto idrogeologico. Il governo, nell’ambito del Piano nazionale Proteggi Italia, ha stanziato, complessivamente 11 miliardi di euro per il triennio 2019-2021. Di questi, 3 miliardi di euro sono disponibili nell’ambito del Piano stralcio 2019 per opere immediatamente cantierabili.
“I problemi di dissesto riguardano il 79 per cento del territorio nazionale, ecco perché presso il Ministero dell’Ambiente è stata istituita una task force, per collaborare costantemente con le Regioni e affinché i progetti presentati diventino cantierabili. Vogliamo cantieri diffusi, per interventi di ripristino ambientale – ha aggiunto Costa – in questo modo si crea occupazione e si lavora alla tutela del territorio. Non possiamo continuamente inseguire l’emergenza, dobbiamo prevenire e prenderci cura del nostro Paese. Ecco perché il Ministero dell’Ambiente sarà sempre pronto a sostenere i progetti che le Regioni intendono presentare”.
Il ministro rilancia quindi l’approvazione in via prioritaria della norma Cantiere Ambiente, al fine di velocizzare la spesa e consentire la messa in sicurezza preventiva del territorio. “Il disegno di legge, incardinato al Senato, deve avere un iter celere – ha concluso Costa -. La messa in sicurezza preventiva costituisce il migliore strumento per la salvaguardia delle vite umane e del territorio. Allarmi e tragedie possono essere evitate, ottenendo in cambio anche un grande risparmio in termini di spesa pubblica”.
La distribuzione dei fondi con il Piano Stralcio 2019 prevede per l’Abruzzo 9,8 mln di euro; per la Basilicata 8,2 mln di euro; Bolzano 5,6 mln; Calabria 11,9 mln; Campania 16,3 mln di euro; Emilia Romagna 21,6 mln; Friuli Venezia Giulia 7,6 mln di euro; Lazio 22,7 mln; Liguria 10,1 mln; Lombardia 29 mln di euro; Marche 9,4 mln; Molise 4,4 mln; Piemonte 34,8 mln; Puglia 16,5 mln di euro; Sardegna16,1 mln; Sicilia: 20,7 mln; Toscana 28,3 mln di euro; Umbria 7,5 mln; Valle d’Aosta 3,9 mln; Veneto 29,9 mln di euro. Oggi, senza ulteriori indugi la difesa del nostro territorio deve essere organizzata e condotta con uniformità di indirizzi e unità di attuazione. Una cosa è certa: il risanamento idrogeologico del Paese non può più aspettare.