Secondo le ultime rilevazioni, durante questo mese ben nove città italiane hanno registrato già più di 15 giorni di superamento di Pm10. A Cremona, Torino e Frosinone le situazioni peggiori e nel 2016 un capoluogo su tre è risultato fuorilegge. A questo punto, dati alla mano, Legambiente disegna idealmente la città di domani, un’area innovativa e sostenibile con zero consumo di suolo, spazi pedonali e boschi urbani, mobilità dolce e a zero missioni, rigenerazione e riqualificazione urbana, efficienza energetica e rinnovabili. Il presente però porta con sé altri scenari visto che anche il 2017 si è aperto con le città sature di smog: nei primi 25 giorni di gennaio vediamo Cremona (centralina Fatebenefratelli) con 20 giornate di superamento dei limiti delle polveri sottili (il 60% di quelle consentite per tutto il 2017), Torino (Rebaudengo) con 19 e Frosinone (Scalo) con 18 giornate. A seguire troviamo Treviso, Padova, Vicenza e Reggio Emilia con 15 giorni di sforamento (il 40% del totale). Dati che non promettono nulla di buono e che fanno seguito ad un 2016 davvero nero per l’aria italiana: lo scorso anno ben 33 città italiane sono risultate fuorilegge con il livello di Pm10 alle stelle, prima tra tutte: Torino (con 89 superamenti), seguita da Frosinone (85), Milano e Venezia (entrambi 73). A livello regionale, le zone a cavallo della pianura padana sono quelle che hanno registrato le maggiori criticità. Numeri preoccupanti se si pensa anche ai rilevanti impatti sulla salute: ogni anno stando alle ultime stime, infatti, l’inquinamento dell’aria causa oltre 467.000 morti solo in Europa e i costi sanitari associati quantificabili sono tra 400 e 900 miliardi di euro all’anno. Ma come ridurre lo smog? L’Associazione ambientalista risponde con determinazione: “cambiando le città in 10 mosse” e disegna la città di domani pensando ad una metropoli innovativa e sostenibile con zero consumo di suolo, spazi pedonali e boschi urbani, mobilità dolce, rigenerazione e riqualificazione urbana, efficienza energetica e rinnovabili.
La città immaginata da Legambiente, descritta nel dossier Mal’aria, si basa su 10 proposte anti-smog presentate ieri a Bologna al cospetto dei rappresentanti delle Regioni dell’area padana riunite con il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti per un incontro governativo sulla qualità dell’aria e le azioni unitarie da adottare. Poco prima del tavolo tecnico, Legambiente, di fronte al Palazzo della Regione Emilia Romagna, ha organizzato anche un flash mob con i presidenti regionali di Legambiente Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, per ricordare la grave emergenza che soffoca le città italiane con lo slogan “Ci siamo rotti i polmoni”. Per l’associazione ambientalista non si può più perdere tempo ed è urgente definire nuove politiche mettendo a sistema quanto già è stato fatto fino ad oggi di positivo.