Taranto ha bisogno di soluzioni coraggiose e innovative che sappiano coniugare la tutela dell’ambiente, la qualità della vita, la salute dei cittadini e il diritto al lavoro. Un passo in questa direzione viene dal riesame “dell’autorizzazione integrata ambientale di cui al DPCM del 29 settembre 2017, per introdurre eventuali condizioni aggiuntive motivate da ragioni sanitarie”. Così recita il decreto del Ministero dell’Ambiente emesso il 27 maggio. Ad annunciarlo è stato lo stesso ministro Costa nel corso della sua audizione in Commissione ambiente della Camera. L’atto segue l’istanza del 21 maggio con la quale il Sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, aveva chiesto di avviare la procedura di riesame dell’Aia in base agli esiti del rapporto di valutazione del danno sanitario elaborati da Arpa Puglia e dell’Asl Taranto, che hanno evidenziato un rischio residuo non accettabile per la popolazione anche a valle del completamento degli interventi previsti dal decreto di riesame dell’Aia del 2012.
“Vi è la consapevolezza che la situazione sia ancora critica ed è assolutamente necessario mantenere una costante e attenta vigilanza in collaborazione con le strutture tecniche quali Ispra, Arpa Puglia e Istituto superiore di Sanità che stanno proficuamente lavorando insieme – ha detto il titolare dell’Ambiente”. “E’ un dovere procedere ad un nuovo approfondimento – ha aggiunto – lo dobbiamo ai cittadini e ai lavoratori. Abbiamo accolto con favore l’istanza del sindaco, con il quale il rapporto di collaborazione è costante e proficuo, e che ringrazio”.
In base alle risultanze si procederà a rivalutare l’Autorizzazione integrata ambientale, eventualmente fissando più adeguate condizioni di esercizio, si legge nel decreto.
“Si apre una nuova pagina per Taranto – ha concluso Costa -. Il 24 giugno torneremo in città per incontrare ancora una volta i tarantini e continuare il percorso avviato insieme un mese fa”.