Le risorse destinate ai Comuni e ai territori per lo sviluppo della low carbon economy in Emilia Romagna sono pari a oltre 50 milioni di euro. I fondi, fino al 2020, sono rivolti a rendere più efficienti e sostenibili gli edifici pubblici, a implementare le infrastrutture e i trasporti pubblici ibridi o elettrici, alla realizzazione di parcheggi scambiatori e alla realizzazione di nuove piste ciclabili. Una serie di misure, in particolare quelle destinate ai Comuni che si inseriscono a pieno titolo nel percorso di realizzazione del nuovo Piano energetico regionale dell’Emilia Romagna.
Le risorse che l’Unione europea mette a disposizione per questo tipo di interventi, affiancate a quelle destinate al sistema produttivo e alla mobilità sostenibile (104 milioni di euro nell’Asse 4 del Por-Fesr) risultano decisive per attuare una politica di riduzione delle emissioni, a vantaggio dell’ambiente e dei cittadini. Il nuovo bando rivolto agli Enti locali (Comuni, società in house, Acer) prenderà il via a maggio con il duplice obiettivo riguardante la promozione dell’eco-efficienza e la riduzione dei consumi di energia negli edifici pubblici attraverso interventi di ristrutturazione e installazione di sistemi intelligenti di controllo, gestione e monitoraggio dei consumi energetici (smart buildings) per ridurre le emissioni inquinanti. L’altra finalità del bando riguarda, invece, l’installazione di sistemi di produzione di energia da fonti rinnovabili per l’autoconsumo insieme a interventi di efficientamento energetico. Un impegno per la low carbon economy che vede coinvolti direttamente i Comuni dell’Emilia Romagna aderenti al Patto dei sindaci che abbiano sottoscritto i Paes (Piani di azioni per l’energia sostenibile), il principale strumento di programmazione locale delle misure per la sostenibilità energetica, predisposto dai Comuni con l’obiettivo di ridurre le emissioni climalteranti di almeno il 20% entro il 2020. In Emilia Romagna i Comuni aderenti al Patto dei sindaci sono 298 (il 95% della popolazione regionale), mentre sono 278 gli Enti locali che hanno già approvato un Paes. Prima della sottoscrizione del Patto dei sindaci nel 2012 erano 45 i Comuni con un’agenzia per l’energia (pari al 30% della popolazione).