E’ di 23 milioni di euro lo stanziamento della Regione Lombardia per le famiglie in difficoltà economiche. La delibera, presentata dall’assessore alla Casa e Housing sociale, Alessandro Mattinzoli, sostiene, tra l’altro, i costi della locazione sociale. I beneficiari sono inquilini dei servizi abitativi pubblici. Tra questi i nuclei familiari in condizioni di indigenza che accedono al servizio abitativo pubblico e quelli già assegnatari che si trovano in condizioni di comprovate difficoltà economiche. “Dopo aver attivato i contributi per gli inquilini in difficoltà per il mercato privato, il nostro obiettivo è quello di raggiungere più di 20.000 famiglie – ha commentato l’assessore – Una misura – ha proseguito – di cui, mai come in questo momento, c’è un grande bisogno. Un contributo di solidarietà doveroso soprattutto per chi sia diventato indigente a causa della pandemia e non riesca a sostenere neanche le spese di locazione degli alloggi popolari”. Per entrambe le tipologie il contributo regionale ha carattere temporaneo con l’obiettivo di sostenere il recupero dell’autonomia economica e sociale del nucleo familiare.
“Poter incrementare questo stanziamento – ha concluso l’assessore – è un impegno che ci assumiamo. Occorre un nuovo patto sociale. Regione Lombardia c’è, perchè nessuno sia lasciato solo”. Il contributo viene attribuito ai nuclei già assegnatari di un servizio abitativo, in condizioni di difficoltà economica, per un periodo di 12 mesi e a tutti i nuclei familiari, in condizioni d’indigenza al momento dell’assegnazione del servizio abitativo, a seguito della stipula del contratto di locazione per un periodo di 36 mesi. A Comuni ed Aler il compito di assegnare ai nuclei familiari le risorse e di emanare inoltre un avviso che definisca le condizioni, le modalità e i termini per la presentazione delle domande. Gli enti dovranno poi trasmettere le informazioni e i dati relativi alla rendicontazione entro il 30 aprile 2022.