Un richiamo all’unità per il bene dell’Italia. Ecco in sintesi l’intervento del presidente Mattarella all’apertura dell’Assemblea Anci. Ne parliamo con il Sindaco di Ascoli Piceno, Guido Castelli.
Diciamolo chiaramente l’Italia ha bisogno dei Comuni perché la gente ha bisogno di risposte. Noi Sindaci, rappresentanti di piccole o grandi realtà e di giunte di colore politico differente, abbiamo gli stessi problemi: siamo il front office di tutti i cittadini. I Sindaci sono la piazza virtuale dell’Italia dove debbono rispondere, obtorto collo, a tutti le richieste nonostante la crisi economica che imperversa da decenni e che ci attanaglia non poco. Aggiungiamoci i tagli devastanti provenienti dal Governo Monti et voilà la frittata è fatta. Siamo in riserva.
L’elezione di Decaro cosa rappresenta?
Il compito di Antonio Decaro è di fondamentale importanza. Il nostro Presidente deve perseguire una sola strada: ottenere risultati tempestivi e concreti rispetto alle problematiche che affliggono le autonomie locali. E noi tutti dobbiamo sostenerlo in questo sforzo. Solo con l’unità dei Sindaci possiamo dare risposte al risentimento dilagante degli italiani che si sfogano in primis contro di noi. La strada è quella di avere risposte certe dal Governo Renzi. Non è pensabile stare ad aspettare che scenda la meteora dal cielo. L’esempio di Fassino ce lo certifica.
Cosa ci dice Fassino?
La sua recente vicenda elettorale, nonostante la buona amministrazione di questi anni, dimostra come gli stress finanziari imposti ai bilanci comunali producano tanti di quei malumori tra le comunità locali tali da generare il cambiamento avvenuto pochi mesi fa. A fronte di questo, s’impongono, in seno agli amministratori dell’Anci, malumori e presagi scissionisti. Ecco, questo non è possibile che si materializzi in Anci. L’unitarietà è stata sempre al centro dell’Associazione, la premessa del suo buon funzionamento e del suo successo.
Cosa chiede al Governo?
A Matteo Renzi chiedo di finirla con l’ostilità verso i Comuni. Di eliminare i ridimensionamenti sconsiderati ai nostri bilanci e alla nostra autonomia. Queste mie parole non sono slogan, io parlo con i fatti. Le basta che le dico che negli ultimi 5 anni abbiamo contribuito con 13,5 miliardi di euro al risanamento dello stato?
Sono Numeri Importanti…
Un cifra impressionante. E’ quasi il 20% della capacità di spesa che avevamo nel 2010. No, noi Sindaci non possiamo andare avanti così.
Cosa si aspetta nel breve?
Beh, c’è la legge di Bilancio alle porte. Vediamo quali risposte Matteo Renzi riuscirà a dare ai cittadini delle città e ai loro Sindaci. Perché a forza di colpire i Comuni e la loro autonomia si è deteriorata la capacità di offrire soluzioni ai problemi delle città.