L’Istat ha diffuso i principali risultati relativi agli spostamenti quotidiani che le persone effettuano ogni giorno per raggiungere il luogo di studio o lavoro, i dati vengono estrapolati basandosi sul Censimento permanente della popolazione che viene realizzato ogni anno e si basa sulla combinazione di rilevazioni campionarie e dati di fonte amministrativa, questa nuova strategia ha configurato un cambiamento rispetto al censimento tradizionale che prevedeva una rilevazione esaustiva sugli individui e le famiglie ogni 10 anni.
Il primo ciclo del nuovo Censimento riguarda gli anni che vanno dal 2018 al 2021 e prevede 2 indagini sul territorio (una basata sulle liste anagrafiche e l’altra su un campione areale di indirizzi), svolte ogni anno su un campione di circa 2.800 comuni (di cui circa 1.100 coinvolti ogni anno e 1.700 che effettuano le rilevazioni con rotazione annuale).
A queste indagini si affianca l’utilizzo di fonti amministrative integrate finalizzato al consolidamento dei risultati annuali riferiti alla totalità dei comuni italiani; al termine di questo ciclo quadriennale il disegno complessivo del censimento permanente della popolazione verrà rivisto e sarà ulteriormente potenziato lo sfruttamento intensivo degli archivi amministrativi.
Di seguito i principali risultati relativi al 2019 sugli spostamenti quotidiani che le persone effettuano ogni giorno per raggiungere il luogo di studio o di lavoro e rispetto al 2011 aumentano gli spostamenti quotidiani fuori dal comune di residenza.
Al 31 dicembre 2019 sono 30.214.401 le persone che effettuano spostamenti quotidiani per recarsi al luogo di studio o di lavoro (28.871.447 nel 2011), ossia il 50,7% della popolazione residente (48,6% nel 2011).
La quota è più elevata nel Trentino-Alto Adige (56,5%), seguita da Lombardia (56,0%), Emilia-Romagna (55,4%) e Veneto (55,1%), sotto il valore medio nazionale (50,7%) si collocano le regioni del Mezzogiorno con le incidenze più basse in Sicilia, Calabria (42,3%) e Molise (43,6%), a cui si aggiunge anche la Liguria (49,5%). Il 67,9% delle persone si sposta quotidianamente per motivi di lavoro (20,5 milioni in valore assoluto, 66,4% nel 2011), il restante 32,1% (9,7 milioni) per recarsi al luogo di studio. La geografia degli spostamenti è differenziata sulla diversa struttura per età e situazioni lavorative, le regioni in cui ci si sposta di più per motivi di lavoro sono quelle del Nord, principalmente Friuli-Venezia Giulia e Liguria (71,6%), Emilia-Romagna (71,2%) e Trentino Alto-Adige (70,9%) dove i tassi di occupazione sono più elevati. Nelle regioni del Mezzogiorno sono invece più rilevanti gli spostamenti quotidiani dei giovani per raggiungere il luogo di studio, con incidenze più alte in Campania (40,4%), Sicilia (38,9%) e Calabria (37,2%).