Comuni Ricicloni 2024, il dossier di Legambiente che fotografa e premia dal 1994 i comuni con i migliori sistemi di gestione dei rifiuti urbani, è giunto alla 31esima edizione. In questi anni ha costruito percorsi di partecipazione, condivisione e confronto con l’obiettivo di implementare la raccolta differenziata del Paese, primo passo verso il riciclo e l’economia circolare.
I dati raccolti in Comuni Ricicloni 2024 ci restituiscono un quadro positivo: nel 2023 i Comuni Rifiuti Free che contengono la produzione pro capite di rifiuto indifferenziato avviato a smaltimento al di sotto dei 75 kg/ab/anno, sono saliti a 698, l’11% in più rispetto al 2022. Dei 4.058.542 cittadini “Rifiuti Free”, il 40% abita in comuni con una popolazione tra i 5.000 e i 15.000 abitanti, il 29% in comuni di 15.000 abitanti, il 23% in piccoli comuni e l’8% nei capoluoghi. I contributi più significativi arrivano dal Veneto (34% dei cittadini virtuosi), dalla Lombardia (15,5%), dalla Campania (8%) e dalla Toscana (7%). Da attenzionare il 6% di contributo della Sicilia.
Il Nord Italia si conferma “campione” con 434 comuni virtuosi, inarrestabile la rimonta del Sud che registra 231 comuni (+24% rispetto al 2022), fermo il Centro con 33 comuni (30 nel 2023). “Fuoriclasse” nella gestione dei rifiuti urbani si confermano i comuni sotto i 5.000 abitanti: 450, 196 comuni tra i 5.000 e i 15.000 abitanti e 48 quelli oltre i 15.000 e i capoluoghi, con in testa i comuni del Nord-Est (Treviso, Belluno, Trento e Pordenone). A livello regionale, il Veneto si conferma 1° in classifica per numero di comuni virtuosi (173), seguito dalla Lombardia (101, +27 rispetto al 2023) e la Campania (83, +22 rispetto al 2023).
Confermata la crescita dei Comuni virtuosi oltre i 30.000 abitanti e se lo scorso anno la maggior parte era collocata nel Nord Italia, in questa edizione entrano i comuni siciliani di Misilmeri (33.290) e Castelvetrano (30.711). Al Centro Capannori (46.343 abitanti) e Fonte Nuova (32.752), mentre al Nord Italia, Montebelluna (31.281), Conegliano (34.445), Castelfranco Veneto (33.103), Mira (37.618) e si aggiunge San Donà di Piave (41.883). Tra i comuni oltre i 50.000 abitanti Mazara del Vallo (55.129 abitanti), Carpi (72.525 abitanti) oltre i capoluoghi di Belluno (35.487), Pordenone (51.725), Treviso (98.074) e Trento (136.719), unica città oltre i 100.000 abitanti. Registrano una crescita anche la Sardegna (+18) e l’Abruzzo (+9), arretrano il Trentino-Alto Adige (-9) e il Piemonte (-10). Le migliori buone pratiche su cui dovrebbero nascere politiche virtuose sulla raccolta e il riciclo dei rifiuti urbani ci indicano come sia indispensabile puntare sulle grandi città, dove stentano a diffondersi sistemi di raccolta (come il porta a porta) che uniscono qualità e prevenzione dei rifiuti avviati a smaltimento.
A riprova di un modello funzionale ed efficiente, sono 13 i consorzi Rifiuti Free che hanno contenuto la produzione dei rifiuti avviati a smaltimento entro i 75 kg/ab/anno, 4 in Veneto: Consiglio di Bacino Priula, Consiglio di Bacino Sinistra Piave, Unione Montana Feltrina e Unione montana Agordina; 3 in Trentino-Alto Adige (Amambiente, ASIA e Comunità Montana della Val di Non) e in Sardegna (Comunità montana del Gennargentu Mandrolisai, Unione dei Comuni del Guilcer e Unione dei Comuni del Barigadu). 1 in Emilia-Romagna (Aimag), Friuli-Venezia Giulia (Ambiente Servizi) e Abruzzo (Unione dei Comuni del Sinello). Infine 10.309.187 il numero totale dei cittadini il cui servizio di gestione dei rifiuti urbani è organizzato a livello consortile e a norma di legge, avendo raggiunto l’obiettivo del 65% di raccolta differenziata. Info: Rapporto Comuni Ricicloni 2024
Fonte: Legambiente