7.891 i comuni rinnovabili con l’impennata del fotovoltaico, ma una lenta diffusione dell’eolico. Roma, Padova e Ravenna le città con le maggiori realizzazioni di fotovoltaico, 5 le Comunità Energetiche e solidali premiate da Legambiente e Gruppo MET, 13 le buone pratiche censite, spicca il teatro Alighieri di Ravenna. L’associazione sottolinea: “Per un’Italia hub delle rinnovabili sono 7 le priorità, tra cui il rafforzamento del divieto di moratoria per Regioni e Comuni per fermare gli impedimenti tout court che ostacolano la realizzazione di impianti rinnovabili in linea con le sentenze della Corte Costituzionale”.
Con 5,79 GW di nuove installazioni di rinnovabili nel 2023, dopo 12 anni le fonti rinnovabili tornano a crescere facendo registrare un +4,2 GW rispetto al 2012 e un + 2,6 GW rispetto al 2022. A fare da traino è il solare fotovoltaico con 5,23 GW di potenza installata, seguito dall’eolico che registra un incremento di potenza di 487 MW. Dati che indicano come l’Italia stia andando nella giusta direzione, ma se da una parte i 5,79 GW di nuove installazioni rappresentano una crescita, testimoniata anche dai dati 2024 con +52% di capacità rinnovabile in esercizi, dall’altro lato non sono sufficienti per centrare gli obiettivi 2030. Stando alla media delle installazioni degli ultimi 3 anni, l’Italia non nel 2030, ma nel 2046, raggiungerà il 100% degli obiettivi e riuscirà a soddisfare la quota di 90 GW di potenza rinnovabile.
La fotografia è scattata dalla 19° edizione del Rapporto Comuni rinnovabili 2024 presentato a Roma presso la sede del Gestore dei Servizi Energetici (GSE), in cui l’associazione da il punto sulla diffusione delle rinnovabili portando in primo piano le buone pratiche e le Comunità Energetiche Rinnovabili che stanno nascendo nella Penisola. Realtà e progetti premiate con la 1° edizione del premio a loro dedicato: dalla Comunità Energetica Rinnovabile Solar Valley – CER Monferrato, in Piemonte, alla Common Light di Ferla (SR), in Sicilia, alla CERS Tor Fiscale a Roma, per passare ai progetti dell’isola di Ventotene e della CERS STIF-ONE (Narni- TR).
Dal nord al Sud della Penisola le Rinnovabili sono presenti in 7.891 amministrazioni comunali su un totale di 7.896. Il 2023 è l’anno del solare fotovoltaico: 7.860 i comuni (+560 rispetto al 2022) che hanno scelto questa fonte pulita portando la potenza a 30,2 GW di potenza. Una crescita significativa di 5 GW in un anno, caratterizzata dalla realizzazione di piccoli impianti. Tra le grandi città, Roma, con 4.890 impianti solari e 32,05 MW di potenza installata, Padova (1.918 impianti e 15,03 MW) e Ravenna (1.519 impianti e 11,07 MW) nel 2023 hanno raggiunto le maggiori realizzazioni di solare fotovoltaico. Crescita più lenta per l’eolico, distribuito in 1.043 Comuni, in grado di soddisfare il 7,6% del fabbisogno energetico elettrico del Paese. 101 i nuovi impianti realizzati coinvolgendo 61 Comuni tra Puglia, Basilicata, Sicilia e Sardegna, positivi anche i dati dell’idroelettrico con 1.971 comuni (+398 rispetto al 2022) che hanno almeno 1 impianto per la produzione di energia elettrica con questa tecnologia, nel 2023 realizzati 72 nuovi impianti, di cui 1 di grandi dimensioni, coinvolti 68 Comuni, con un incremento di 30,89 MW. Lieve crescita per i comuni che utilizzano impianti a biomassa, 1680 (+29), in sintesi, c’è un fermento che parte dal basso e vede protagoniste molte imprese, ma spesso è frenato dagli iter amministrativi e dagli ostacoli normativi e culturali.
Oltre alla crescita delle rinnovabili, buone notizie anche dalle Comunità Energetiche Rinnovabili e Solidali realizzate o in fase di progetto, premiate da Legambiente e dal Gruppo MET con la 1° edizione dedicata alle nuove configurazioni energetiche, 5 i vincitori, nelle categorie “realizzate” e “in progetto”, che ci raccontano il cambiamento in atto nella Penisola.
Per la categoria “CERS realizzate”:
- 1° posto va alla Comunità Energetica Rinnovabile Solar Valley – CER Monferrato, in Piemonte,che distribuisce equamente gli incentivi tra i componenti della comunità formata da 10 comuni.
- 2° classificata è CommOn Light, la comunità energetica di Ferla in Sicilia, dove le entrate generate dalla partecipazione alla CER supportano i cittadini in condizioni di povertà energetica e finanziano l’installazione di nuovi impianti.
- 3° posto per la CERS Tor Fiscale ‘A 8 minuti dal sole’, a Roma, con l’energia fotovoltaica prodotta ne beneficiano 23 famiglie della zona, 2 piccole imprese e un centro per mamme e bambini in difficoltà.
Per quanto riguarda la categoria “CERS in progetto”:
- 1° posto per l’isola di Ventotene che vuole diventare autosufficiente e creare nuovi posti di lavoro per i giovani
- 2° classificata è la CERS STIF-ONE (Sustainable Transition Innovation Framework n.1) nel borgo di Stifone (Narni) con il recupero della storica centrale idroelettrica, le fonti rinnovabili di cui si doterà la CER saranno la idrica e la fotovoltaica.
Legambiente ha censito anche 13 Buone Pratiche che si uniscono alle 326 mappate e tra le esperienze virtuose, spicca Ravenna, dove in centro storico il Teatro Dante Alighieri, il 1° Teatro di Tradizione, è alimentato da energia solare per il 25% del suo consumo energetico. Esempio di come gli impianti fotovoltaici siano un’opportunità da non trascurare nei centri storici, mentre l’impianto di biometano di Ostra (AN) è in grado di valorizzare un gas prodotto da 32 tonnellate di rifiuti organici, assolvendo al fabbisogno di riscaldamento di 3 mila abitazioni. Nel Pavese e nel Vercellese si trovano 2 esempi di fotovoltaico partecipato dove le comunità locali hanno sostenuto una parte della costruzione dei parchi solari. Infine ci sono impianti di energia rinnovabile che, come l’impianto agrivoltaico di Tarquinia (VT), si sono sviluppati nel rispetto della vocazione territoriale dei luoghi e, come nella zona industriale di Villacidro (Sud della Sardegna), hanno contribuito alla riqualificazione di vecchi e abbandonati siti industriali.
Fonte: Legambiente