In occasione del Global Wind Day Legambiente presenta Parchi del vento 2022: la 2° edizione della guida turistica dei parchi eolici in Italia.
Dalle montagne liguri affacciate sul mare a Matera, dalle colline moreniche di Verona al Fortore molisano, seguendo le colline toscane e siciliane, le aree interne e i piccoli paesi abruzzesi, molisani e campani alla scoperta dell’innovazione con il primo impianto eolico in mare a Taranto e il primo parco cooperativo a Gubbio (PG), fino alle torri e alle installazioni artistiche nell’altopiano dell’Ogliastra (NU): il turismo è spinto dal vento nella 2° edizione della Guida turistica dei Parchi Eolici Italiani di Legambiente, presentata in occasione della Giornata Mondiale del Vento, il Global Wind Day.
Nel 2022 arrivano a 18 i parchi eolici mappati in 11 regioni italiane, raccontati in un volume e sul sito parchidelvento.it con cartine interattive e informazioni turistiche. Molte le realtà innovative, dai sentieri della resistenza sui rilievi di Quiliano, nel Savonese, alle colline di Montecatini e Matera, ai paesaggi del beneventano con una visita a San Marco dei Cavoti, luoghi da scoprire con spunti per una gita e un weekend; fino al Porto di Taranto, con il primo parco eolico offshore del Mediterraneo dove, come nei mari del Nord, si organizzano visite e si allestisce una palestra per sub.
E ancora il Parco eolico promosso da una cooperativa energetica, che diventa l’occasione per visitare la bellissima Gubbio, una zona immersa nella natura incontaminata, caratterizzata da grandi silenzi e una vista meravigliosa sulla serra di Burano, che ospita una torre da 900 kW di potenza in grado di produrre 2 GWh di energia elettrica all’anno, distribuita a oltre 900 famiglie socie della cooperativa, evitando l’emissione di 878 tonnellate di CO2 all’anno. Il Parco eolico di Ulassai (NU), ospita 57 aerogeneratori per una potenza di 126 MW: un’area selvaggia, brulla, in cui l’arte incontra il vento, con le famose opere dell’artista Maria Lai, conosciuta per le sue opere tessili che rimandano al passato della sua terra e alle antiche tradizioni della Sardegna.
“In questo periodo si parla molto di rinnovabili, ha commentato Stefano Ciafani, Presidente nazionale di Legambiente, su queste bisogna puntare per rendere il sistema energetico libero da carbone, petrolio e gas e da qualsiasi dipendenza dall’estero. Si discute anche di come integrarle nel paesaggio, specie in un Paese come l’Italia, ricco di risorse culturali e ambientali. Questa guida racchiude esempi virtuosi che dimostrano che l’eolico può integrarsi nel paesaggio, con il consenso delle comunità diventando un valore aggiunto anche in chiave turistica. Per questo è necessario far crescere gli impianti a terra e in mare, con procedure che premino la qualità e la partecipazione dei territori.”
Non solo lo sguardo all’Italia, il sito parchidelvento.it è disponibile in italiano e inglese per rispondere alla curiosità nei confronti dell’eolico a terra e in mare che sta interessando il turismo a livello internazionale: al suo interno rappresentate le storie di parchi eolici visitabili dalla Nuova Zelanda alla Danimarca, fino agli Stati Uniti d’America.