Al via la 2°edizione del “Premio Comunità energetiche Rinnovabili e Solidali” conferito per promuovere il modello di consumo virtuoso che permette risparmi in bolletta, contribuisce ad abbattere le emissioni e riduce le disuguaglianze energetiche. Far conoscere i vantaggi ambientali e sociali delle Comunità Energetiche Rinnovabili e Solidali (C.E.R.S.) realizzate in Italia affinché questo modello di consumo virtuoso, che permette risparmi in bolletta e contribuisce ad abbattere le emissioni, possa essere d’ispirazione per altre realtà territoriali è l’obiettivo del “Premio Comunità Energetiche Rinnovabili e Solidali”.
Le candidature al riconoscimento sono aperte a tutte le configurazioni realizzate: sia Comunità Energetiche Rinnovabili, che Configurazioni di Autoconsumo Collettivo, che abbiano esplicite finalità solidali. A tutte quelle realtà che ottimizzino l’utilizzo delle energie rinnovabili e siano in grado di favorire il benessere della comunità, migliorare la qualità della vita e ridurre le disuguaglianze energetiche.
Ci sono in palio premi e una giuria di esperti del settore a valutare le proposte, i vincitori saranno premiati a Roma in occasione della presentazione del Rapporto Comuni Rinnovabili, che si svolgerà tra maggio e giugno 2025.
Quello delle Comunità Energetiche Rinnovabili e Solidali è un modello energetico diffuso, basato su autoproduzione e autoconsumo di energia da fonti rinnovabili, elettriche e termiche, che si integra con i più grandi impianti a tecnologie pulite, in grado di contribuire alla lotta contro l’emergenza climatica e allo stesso tempo di ridurre il peso geopolitico delle fonti fossili.
Le comunità energetiche rinnovabili e solidali non rivestono solo un ruolo fondamentale nel percorso della transizione ecologica e un aiuto sostanziale alla crisi climatica, ma rappresentano uno strumento di welfare sociale e strutturale in grado di portare benefici a territori, famiglie, associazioni e piccole e medie imprese. Un nuovo modello energetico innovativo e più democratico in grado di rispondere alle esigenze dei luoghi in cui le CER solidali si sviluppano.
Queste configurazioni possono contribuire a ridisegnare territori e comunità urbane, compresi i Piccoli Comuni, portando benefici e vantaggi che solo i modelli energetici distribuiti e vicini alle necessità possono fornire. Condividere energia a livello locale può essere una grande occasione per il Paese, per innovare il sistema energetico e contribuire a far uscire le famiglie da condizioni di difficoltà, a partire dalla povertà energetica.
Fonte: Legambiente