Le fonti rinnovabili sono il futuro energetico sostenibile del Paese? Legambiente risponde affermativamente e fornisce dati eloquenti con il rapporto sui Comuni Rinnovabili che, dal 2005, fotografa la crescita delle rinnovabili in Italia. Indubbiamente, un processo impetuoso senza paragoni in Europa. L’indagine rileva, infatti, che il contributo di queste fonti di energia “pulita” rispetto ai consumi elettrici è passato in dieci anni dal 15 al 34,3%. Nonostante un lieve rallentamento negli ultimi anni, dunque, l’Italia continua a essere uno dei primi Paesi al mondo per incidenza del solare rispetto ai consumi elettrici, con esperienze d’innovazione che interessano sia alcuni piccoli Comuni virtuosi, sia grandi centri, a dimostrazione che le rinnovabili possono essere una risposta adattabile a diversi tipi di ecosistemi urbani. Non a caso, sono una realtà estesa su tutto il territorio nazionale: in dieci anni il numero di Comuni in cui è installato almeno un impianto da fonti rinnovabili è progressivamente cresciuto, passando da 356 a 7.978 (praticamente la totalità degli enti locali). Ciò, sebbene il 2016 sia stato il secondo anno consecutivo di calo della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, dopo un decennio di crescita costante. Eppure i numeri restano positivi: il 34,3% dei consumi elettrici complessivi è stato soddisfatto da questo tipo di fonti. Valore determinato da meno idroelettrico e da maggiore produzione da parte delle altre fonti, passata dagli 8.800 GWh del 2006 ai 70.534 GWh del 2016. Di una serie di effetti a catena: la riduzione delle importazioni di fonti fossili dall’estero, delle emissioni di CO2 e del costo dell’energia nel mercato elettrico.
Venendo alla discolazione territoriale degli impianti, l’indagine di Legambiente conferma che la Lombardia è la Regione con il maggior numero di MW installati da rinnovabili, primato in buona parte legato all’eredità dell’idroelettrico del secolo scorso. Spicca la Puglia, invece, come Regione con le maggiori installazioni per il solare e l’eolico. Il report individua, inoltre, 40 Comuni 100% Rinnovabili, ovvero quelli che costituiscono oggi i migliori esempi d’innovazione energetica e ambientale. La Classifica, presentata dall’associazione in ordine alfabetico, premia in particolare le realtà che hanno saputo soddisfare il fabbisogno dei propri cittadini attraverso un mix di diversi impianti e fonti rinnovabili. Tra questi si distinguono 10 Comuni con più di 100.000 abitanti: Parma, Modena, Ravenna, Foggia, Ferrara, Latina, Giugliano in Campania, Pescara, Forlì, Terni e Bolzano. Sono invece 545 i Comuni che con le rinnovabili soddisfano dal 99 al 70% del fabbisogno elettrico domestico, mentre 504 hanno raggiunto una percentuale variabile tra il 70 e il 50%. Ulteriori 1.499 producono dal 50% al 20% dell’energia elettrica necessaria ai fabbisogni familiari. Come ogni anno, il Rapporto Comuni Rinnovabili di Legambiente si rivela un prezioso strumento di conoscenza in grado di fotografare la realtà italiana e fornire spunti per l’innovazione a tutto vantaggio dell’intero Paese.