A due anni dall’approvazione della legge sugli ecoreati, Legambiente fa il punto sulla sua applicazione. Vicende e dati sono stati raccolti dall’Associazione ambientalista in un dossier presentato ieri a Roma per raccontare un bilancio positivo a partire proprio dall’introduzione dei nuovi provvedimenti. Secondo le rilevazioni di Legambiente sull’azione repressiva svolta dalle forze di Polizia e dalle Capitanerie di porto, lo scorso anno la legge 68/2015 ha consentito di sequestrare 133 beni per un valore di circa 15 milioni di euro e di sanzionare 574 ecoreati (più di uno e mezzo al giorno), di cui 173 hanno riguardato in particolare i nuovi delitti (il 30% del totale). Guardando i casi specifici sull’azione repressiva svolta nel 2016 dalle forze di Polizia, sul fronte dei reati contestati, 143 sono stati i casi di inquinamento ambientale; 13 quelli di disastro ambientale; 6 quelli di impedimento di controllo; 5 i delitti colposi contro l’ambiente; 3 quelli di omessa bonifica; 3 i casi di aggravanti per morte o lesioni come conseguenza del reato di inquinamento ambientale. Nella ricerca di Legambiente vediamo che la Campania è la prima regione per il numero di ecoreati contestati (70). La Sardegna è invece la regione con il maggior numero di ecoreati denunciati (126), l’Abruzzo è la regione con il più alto numero di aziende coinvolte (16). Il numero più considerevole di arresti è stato compiuto in Puglia (14), mentre il numero più alto di sequestri in Calabria (43). Nel dossier troviamo poi i numeri riguardanti le Procure e i tribunali pubblicati dal Ministero della Giustizia, le statistiche delle Agenzie regionali per la protezione dell’ambiente e la relazione sull’attuazione della legge approvata dalla Commissione parlamentare d’inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti. Tutti i dati riportano all’incisività delle novità contenute nella legge. Lo scorso anno, secondo i dati raccolti da 87 procure (una copertura pari a circa il 53% del totale) sono stati registrati 265 procedimenti aperti in applicazione della legge 68, con 446 persone denunciate. In cima alla infausta classifica troviamo il delitto di inquinamento ambientale (158 casi), 15 le contestazioni di disastro ambientale, 33 i casi di delitti colposi contro l’ambiente, 30 i procedimenti penali per omessa bonifica, 15 quelli per impedimento al controllo, 9 per i casi di morte o lesioni come conseguenza del delitto di inquinamento ambientale e 3 per traffico o abbandono di materiale ad alta radioattività.