I target sono quelli definiti e presentati lo scorso anno nell’ambito della strategia della Commissione denominata “Un pianeta pulito per tutti”.
Il gruppo di esperti riunisce i rappresentanti di undici settori industriali, tra cui le industrie dell’alluminio, dell’acciaio e del cemento, responsabili di oltre la metà del consumo energetico in Europa. Su questo sfondo, i consulenti hanno messo a punto un quadro strategico volto a conseguire il giusto equilibrio tra le ambizioni climatiche dell’Ue e l’esigenza di competitività delle industrie.
Le raccomandazioni prevedono l’adozione di azioni che potrebbero inviare gli opportuni segnali di mercato per attrarre nuovi investimenti e aiutare le imprese ad attuare soluzioni efficaci sotto il profilo dei costi, in direzione della neutralità climatica. Le linee guida sono inoltre incentrate sulla necessità di garantire una transizione equa e inclusiva sottolineando l’importanza di dotare i lavoratori delle competenze adeguate per il futuro e aiutando le comunità che dipendono da tali settori, a gestire il cambiamento.
Le priorità principali riguardano: la creazione di mercati per i prodotti circolari e climaticamente neutri facendo, ad esempio, un uso maggiormente strategico degli appalti pubblici per la selezione di prodotti e servizi sostenibili. Ciò è previsto nella revisione del 2014 della normativa, che consente alle autorità preposte di utilizzare gli appalti pubblici per conseguire obiettivi ambientali, sociali o innovativi in occasione dell’acquisto di beni e servizi. Gli esperti sottolineano inoltre la necessità di aiutare i consumatori a compiere scelte più informate e consapevoli, nonché lo sviluppo di progetti pilota su vasta scala, concernenti le tecnologie pulite con l’obiettivo di immetterle sul mercato. Tali progetti dovrebbero essere sostenuti impiegando fondi dell’Ue e agevolando l’accesso ai finanziamenti privati per passare a fonti alternative di energia e di materie prime climaticamente neutre. Per conseguire questo scopo andrebbe garantito l’accesso a dette fonti a prezzi competitivi a livello mondiale, mappando le infrastrutture energetiche, il loro approvvigionamento e promuovendo il principio dell’efficienza energetica in ogni ambito.
A completezza del quadro Bruxelles raccomanda, infine, l’istituzione di un osservatorio della transizione industriale per monitorare i progressi compiuti dall’industria in direzione della neutralità climatica e per fornire maggiori orientamenti possibili in tal senso.