Il protocollo d’intesa, promosso dalla Città metropolitana di Bologna, viene sottoscritto in queste ore dal Sindaco Virginio Merola, da moltissimi altri primi cittadini, dal Presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccioni e dal Ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti.
Con la Carta di Bologna per l’ambiente, le Città metropolitane si candidano a diventare reali protagoniste delle migliori pratiche sostenibili, assumendo impegni concreti in diversi settori come, ad esempio, la riduzione dei rifiuti e il riciclo; la protezione del suolo e la rigenerazione urbana; la prevenzione del rischio dai disastri provocati dai cambiamenti climatici; la transizione energetica, qualità dell’aria e riduzione delle polveri sottili; la tutela delle acque e del verde urbano; la mobilità sostenibile.
La politica delle Città metropolitane per la sostenibilità guarda alle innovazioni tecnologiche e a una riorganizzazione in grado di rafforzare la capacità istituzionale. Le politiche di coesione sono rivolte a un paradigma delle città come driver di sviluppo territoriale, modelli virtuosi di gestione urbana e approcci integrati che consentano di affrontare e risolvere le criticità, migliorando la qualità della vita. Le grandi città sono infatti laboratori naturali per individuare problematiche e proporre soluzioni alle principali sfide globali, per sperimentare nuove strategie di sviluppo sostenibile con ricadute positive sia sull’ambiente che sulla dimensione sociale ed economica del territorio. L’impegno condiviso dai Sindaci che oggi firmeranno la Carta di Bologna avrà come denominatore comune della propria governance il rispetto dell’ambiente a tutto campo.