“Nel 2015 abbiamo approvato una nuova legge con il contributo decisivo dell’opposizione e in questi anni abbiamo investito complessivamente 6 mln di euro nel contrasto all’usura- spiega il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti- lavorando con tutti gli attori coinvolti per aiutare quelli che denunciano e le loro famiglie. Con il bando per gli sportelli antiusura, da oltre 1 mln, facciamo un ulteriore passo avanti anche sul fronte della prevenzione. Investiamo su sicurezza e legalità rompendo il muro della solitudine delle vittime e coinvolgendo i Sindaci e le associazioni”.
Ora, con la determinazione 4 aprile 2018 n. G04342, pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio, è stata prorogata alle ore 12.00 del 9 maggio la scadenza del suddetto bando, destinato ai Comuni del Lazio per i progetti di sostegno alle vittime di usura e per la prevenzione del fenomeno del sovraindebitamento. La Regione ha preso questa decisione per venire incontro alle sollecitazione di numerosi Sindaci che in questi giorni hanno chiesto al presidente Zingaretti di prorogarne i termini. Obiettivo dell’avviso pubblico, promuovere l’azione degli Enti locali per il reinserimento delle vittime di usura nel circuito dell’economia legale, per il sostegno di chi, per difficoltà di accesso al credito, è una vittima potenziale di questo reato, e più in generale per l’attività di prevenzione. I Comuni che otterranno il finanziamento regionale potranno aprire o potenziare gli sportelli e i centri operativi antiusura: attraverso questi servizi sarà possibile prendere in carico vittime e potenziali vittime, offrire loro assistenza legale, amministrativa, commerciale, bancaria e d’impresa, e sviluppare una rete di prevenzione sul territorio. Gli Enti locali dovranno presentare i propri progetti in collaborazione con uno degli Enti iscritti all’elenco regionale delle associazioni e delle fondazioni antiusura.
Per l’occasione, la Regione precisa che lo stanziamento del bando prevede inoltre una quota di finanziamento di 300 mila euro destinata esclusivamente ai 15 Comuni del cratere sismico del 2016, un’area che a causa dei pesanti contraccolpi del terremoto sul tessuto sociale e produttivo del territorio presenta un rischio estremamente alto di diffusione del reato di usura. In questi anni le associazioni antiusura finanziate dalla Regione sono state in grado di prendere in carico 2399 vittime di usura o sovraindebitamento e di fornire assistenza a 1180 tra imprese ed esercizi commerciali. Un risultato straordinario frutto di un’azione amministrativa mirata e di una forte sinergia con le realtà che operano quotidianamente sul territorio per aiutare chi si trovi a vivere questa autentica piaga sociale che ha anche pesanti risvolti legati alla criminalità organizzata.
“Dall’usura si esce solo con una denuncia, e non bisogna aver paura di denunciare, perchè la legge è dalla parte delle vittime e lo Stato offre tutela e sostegno a chi decida di compiere questo passo”, conclude il presidente dell’Osservatorio legalità e sicurezza della Regione Lazio, Gianpiero Cioffredi.