La Ztl del capoluogo lombardo comprenderà quasi 1.400.000 abitanti (il 97,6 per cento della popolazione residente) pari al 72 per cento dell’intero territorio comunale. All’interno dell’Area B sarà vietato l’ingresso ai veicoli benzina euro 0 e diesel euro 0, 1, 2, 3 e progressivamente, per step successivi fino al 2030, a tutti i veicoli diesel. Il 25 febbraio saranno attivate 15 telecamere in altrettanti varchi. Da marzo poi, progressivamente, saranno collocati altri punti di videosorveglianza per arrivare a 98 occhi elettronici complessivi entro la fine dell’anno. Tutti i 188 varchi saranno resi operativi entro il 1° ottobre 2020. Tra cinque giorni partirà una sperimentazione per i veicoli diesel euro 3 ed euro 4 di proprietà degli ambulanti che hanno una concessione negli spazi dei mercati comunali rionali di Milano valida fino al 31 dicembre 2020. Questi veicoli potranno circolare fino alla scadenza della concessione grazie a una “scatola nera”, l’Obu (on board unit), fino ad un massimo di 1.000 chilometri all’anno percorsi in Area B. Gli ambulanti con veicoli diesel euro 0, 1 e 2 non potranno circolare a meno che non si muniscano di Fap (filtro antiparticolato).
“Area B è la Ztl più grande d’Italia e consentirà di migliorare la qualità dell’aria e della vita a Milano – ha detto Marco Granelli assessore alla Mobilità e Ambiente – L’aria che respiriamo è fondamentale. Le polveri sottili nocive alla salute sono già in calo da alcuni anni ma vogliamo abbatterle drasticamente. È inderogabile un cambiamento di abitudini”.
Da quest’anno al 2026, Area B consentirà di ridurre le emissioni atmosferiche da traffico di circa 25 tonnellate di Pm10 e di 900-1.500 tonnellate di ossidi di azoto. Per quanto riguarda il Pm10 l’accelerazione sarà immediata: meno 14% di emissioni nel corso di quest’anno, meno 24% nel 2020, meno 21% nel 2021. Nei primi 4 anni le emissioni di Pm10 si ridurranno della metà ovvero di 15 tonnellate. Riduzioni misurabili anche sul NoX: l’accelerazione avverrà quindi tra il 2023 e il 2026 con un calo del 11% ogni anno. Per consentire ai cittadini di adeguarsi alle nuove regole e senza penalizzare l’uso occasionale nei primi dodici mesi di attuazione del provvedimento tutti avranno cinquanta giorni di libera circolazione. Al primo accesso l’automobilista riceverà via posta un alert che spiegherà il funzionamento del provvedimento invitandolo a mettersi in regola, ma anche ad iscriversi al portale per controllare e gestire gli accessi disponibili. Dal secondo anno di entrata in vigore di Area B i residenti a Milano e le imprese della città avranno 25 giorni all’anno di libera circolazione, tutti gli altri soltanto cinque giorni. Una volta esauriti i permessi di libera circolazione scatterà la sanzione.