“Assistiamo in queste ore a una significativa mobilitazione dei Sindaci e dei Consigli comunali dell’Isola tendente a un approfondimento su alcune scelte operate in relazione al piano di riordino della rete ospedaliera, predisposto dalla Regione e che recepisce il decreto Balduzzi. In queste ore si sta anche svolgendo una mobilitazione di Sindaci e cittadini delle Madonie contro il sostanziale ridimensionamento dell’ospedale Giglio di Cefalù. Riteniamo che sia importante tenere nella massima considerazione le esigenze dei territori non adeguatamente serviti e allo stesso tempo salvaguardare le strutture di eccellenza”. Lo hanno dichiarato Leoluca Orlando e Mario Emanuele Alvano, rispettivamente presidente e segretario dell’AnciSicilia.
“L’erogazione dei servizi sanitari è una materia strategica sulla quale i territori esprimono una voce importantissima – hanno concluso – Per tali ragioni chiediamo un supplemento di istruttoria sulla vicenda collegata al nuovo piano sanitario e ai tagli per gli ospedali, affinché si possa realizzare un adeguato confronto con le comunità attraverso i Sindaci. Sulla stessa lunghezza d’onda la posizione espressa dal presidente della Regione. “Ho sentito lungamente l’assessore Gucciardi, con il quale condivido le linee per cercare di porre un argine al tentativo troppo facile di razionalizzare la sanità, attraverso processi di depotenziamento di realtà locali che, molto spesso, hanno già subito profondi attacchi e che si vedono privati di servizi essenziali”, ha commentato Rosario Crocetta il nuovo piano di riorganizzazione della rete ospedaliera siciliana. “Da Roma ci si deve rendere conto che quello della regione siciliana è un territorio in gran parte montuoso, con una rete ferroviaria inesistente nella maggior parte del territorio e con una rete autostradale circoscritta prevalentemente alle tre città metropolitane – ha aggiunto – Il progetto, dunque, di razionalizzazione deve tenere conto delle distanze reali tra le strutture e soprattutto, non può concentrare soltanto nei tre capoluoghi delle città metropolitane, la maggior parte dei servizi. Ciò porterebbe a un congestionamento delle strutture, creando ulteriori difficoltà all’utenza delle aree metropolitane e disagi notevoli al resto del territorio dell’Isola… La presidenza della Regione e l’assessorato alla Salute – ha spiegato ancora Crocetta – intendono aprire un confronto con tutti gli assessori, con la coalizione, con il Ministero della Salute e soprattutto con i territori, con i Sindaci e con i manager, perchè le linee di azione della sanità non possono essere delle scelte meramente tecnicistiche, ma devono essere il frutto della consultazione democratica. Ci siamo battuti e continuiamo a batterci in questi anni contro gli sprechi. Sia i dati degli utili prodotti dalla sanità negli ultimi anni, sia la qualità dei livelli essenziali di assistenza, dimostrano che facciamo sul serio. Non possiamo consentire che la razionalizzazione si traduca in tagli di servizi per i cittadini o depotenziamento dei territori. Un esempio per tutti – conclude il presidente – Cefalù o città come Mistretta e Nicosia che in questi anni hanno subito dallo Stato il taglio di Tribunali e carceri e non possiamo consentire che si taglino anche gli ospedali”.