Siamo proprio sicuri che con la cultura non si mangi? Non è sicuramente d’accordo Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente della Camera, che commenta le performance del nostro sistema produttivo cultura e creativo: “La buona affluenza nei giorni di agosto nelle città d’arte e le visite ai musei, ai siti culturali e archeologici, compresi quelli di città e piccoli centri vicini alla coste, conferma che la filiera del sistema produttivo culturale è un elemento portante della nostra economia. Un comparto dove, oltre ai musei e ai beni culturali in senso stretto, troviamo anche letteratura, cinema, performing arts, industrie creative e made in Italy: cioè tutte quelle attività produttive che dalla cultura traggono linfa creativa e competitività”.
La cultura, dunque, si sta dimostrando un nuovo, importante, volano per l’economia italiana. Gli ottimi dati di agosto dei siti culturali e il valore della filiera del settore, che nel suo complesso muove 250 miliardi, lo dimostrano chiaramente.
Il rapporto “Io Sono Cultura”, realizzato dalla Fondazione Symbola e da Unioncamere dimostra, numeri alla mano, che la cultura è uno dei motori più importanti della nostra economia: produce il 6% della ricchezza: 89,9 miliardi di euro. Anche sul fronte del lavoro il sistema produttivo culturale si dimostra fondamentale con 1,5 milioni di persone occupate, il 6,1% del totale in Italia. Ma c’è di più: la cultura ha sul resto dell’economia un effetto moltiplicatore pari a 1,8. Per ogni euro prodotto, se ne attivano 1,8 in altri settori. Gli 89,9 miliardi, quindi, ne ‘stimolano’ altri 160, per arrivare a quei 250 miliardi prodotti dall’intera filiera culturale, il 16,7% del valore aggiunto nazionale, col turismo come principale beneficiario di questo effetto volano. Più di un terzo della spesa turistica nazionale, esattamente il 37,9%, è attivata proprio dalla cultura e dalla creatività. Quando l’Italia fa l’Italia e punta su ciò che la rende unica – conclude Realacci – qualità, cultura, bellezza, innovazione, coesione, aiuta il futuro e vince nel mondo”.