La Corte dei conti ha registrato la direttiva del presidente del Consiglio per l’attuazione della Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile. Lo comunica il dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica al quale sono attribuite specifiche funzioni, essenziali per l’attuazione coordinata della stessa Strategia che si articola in cinque aree tematiche: persone, pianeta, prosperità, pace e partnership. In altre parole, lo strumento di cui si è dotato il Paese per indirizzare le politiche, i programmi e gli interventi volti alla promozione dello Sviluppo sostenibile in Italia in sintonia con i nuovi accordi globali come l’Agenda 2030 delle Nazioni unite.
La direttiva assegna alla presidenza del Consiglio le funzioni di coordinamento delle azioni e delle politiche inerenti all’attuazione della Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile, nonchè‚ dei lavori volti agli aggiornamenti periodici della Strategia stessa. Istituisce, a tal fine, la Commissione nazionale per lo sviluppo sostenibile presieduta dal presidente del Consiglio o da un suo delegato, e composta da ciascun ministro, dal presidente della Conferenza delle Regioni, dal presidente dell’Unione delle province d’Italia e dal presidente dell’Associazione nazionale dei comuni italiani, o da loro delegati. La Commissione discute e approva una relazione annuale sull’attuazione della Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile, anche al fine di assicurarne tempestivamente l’aggiornamento.
Al Dipe, invece, sono stati assegnati tre compiti: coordinare la predisposizione della relazione annuale che, entro il mese di febbraio di ogni anno, deve trasmettere alla Commissione ai fini dell’aggiornamento della Strategia; compiere l’analisi e la comparazione tra le azioni realizzate dal Governo e i contenuti della Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile, sottoponendone gli esiti alla Commissione; assicurare alla Commissione le funzioni di segreteria tecnica e di supporto organizzativo.