Secondo quanto emerge dal settimo rapporto ‘Gli italiani, il turismo sostenibile e l’ecoturismo’, realizzato dalla Fondazione UniVerde, in collaborazione con Ipr Marketing e presentato alla Bit 2017 (Borsa Internazionale del Turismo), sale al 76% la percentuale sul livello di conoscenza della definizione di ‘turismo sostenibile’ inteso come quello che rispetta l’ambiente e cerca di ridurre il consumo di energia e di risorse del territorio. Quasi il 40% dei nostri connazionali lo considera eticamente corretto e circa il 30% vicino alla natura.
Il ‘vincolo di sostenibilità’ per un’area turistica rappresenterebbe una necessità o un’opportunità di crescita per il suo sviluppo economico secondo l’88% degli utenti. Nel momento in cui pianifica un soggiorno turistico, il 55%, pensa alla meta, al mezzo di spostamento, alla struttura da prenotare e si pone il problema di fare scelte che non danneggino l’ambiente. Di questi, il 44% dichiara che è un’esigenza avvertita negli ultimi anni. Il 47% del campione ritiene che esista un’emergenza in Italia che riguarda i danni che il turismo potrebbe portare all’ambiente, soprattutto a causa della cementificazione e speculazione edilizia per ben il 60% degli intervistati.
Sulla possibilità di spendere il 10 o il 20% in più per non danneggiare l’ambiente durante le proprie vacanze, il 50% sostiene di essere disponibile. Tra gli alloggi preferiti: B&B (37%); albergo (in calo al 33%) e agriturismo (in aumento al 32%), e per la seconda volta viene inserita anche l’opzione Airbnb che però non raggiunge un dato superiore al 5%.
Ma i turisti sostenibili sono attenti anche ai servizi offerti e valutano positivamente menù biologici o a km 0 (36%) e raccolta differenziata (35%).
In merito ai trasporti, quasi il 70% rinuncerebbe all’auto se la meta fosse raggiungibile in treno; il 59% se sul posto ci fosse il car sharing e il 55% se potesse usare il bus per arrivare alla propria destinazione. Aumenta al 48% la percentuale di chi dichiara di aver già preferito il treno per motivi ecologici.
In merito all’ecoturismo, il 62% degli intervistati conosce la definizione di ecoturismo come forma di turismo che rispetta l’ambiente, le popolazioni locali e valorizza le risorse naturali e storico culturali di un territorio.
In un parco naturale o area protetta, gli italiani preferiscono soggiornare in agriturismo (50%), B&B (32%) e dimore storiche (23%). L’ecoturista ama fare escursioni in aree archeologiche e borghi storici, assaggiare prodotti enogastronomici tipici e conoscere le tradizioni del posto affidandosi a guide locali.
Il 77% del campione sostiene che per l’economia turistica di un territorio, l’attenzione all’ambiente comporti una crescita ma occorre investire di più.
“Il 2017 è l’Anno Onu del Turismo Sostenibile ma il 45% degli italiani ritiene che il governo debba impegnarsi di più per questa sfida per il futuro dell’ambiente e della nostra economia – sottolinea il presidente della Fondazione UniVerde, Alfonso Pecoraro Scanio – Nel turismo, più che in altri settori, il connubio tra ambiente e lavoro è imprescindibile”.
Infine, i dati evidenziano come il turismo sia soprattutto un arricchimento culturale per il 45% degli italiani, una conoscenza o esplorazione per il 43% e relax per il 40%. Ad attrarre principalmente: arte, storia ed eventi culturali (62%) ma anche natura e paesaggi (59%).