Con l’attenzione rivolta al conflitto in corso in Ucraina, il ciclo di incontri “Italia Domani – Dialoghi sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza” è arrivato nella città di Bologna per comunicare con cittadini, imprese e Amministrazioni locali sui contenuti e le opportunità del PNRR.
A partecipare all’incontro, che si è tenuto venerdì 4 marzo all’interno dell’Auditorium della Fondazione Mast, Patrizio Bianchi, Ministro dell’Istruzione, Marco Leonardi, Capo del Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica della Presidenza del Consiglio, Chiara Goretti, Coordinatrice della Segreteria tecnica del PNRR, e Matteo Lepore, sindaco di Bologna e della Città Metropolitana di Bologna.
L’evento, moderato da Simonetta Nardin, dell’Ufficio per la Comunicazione istituzionale e le relazioni con i media della Presidenza del Consiglio, è stato aperto da un saluto del Presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini.
Il Ministro Bianchi ha chiarito che l’Italia deve puntare a essere il fattore di pace nel Mediterraneo perché non ci può essere pace nella grande Europa se non si punta l’attenzione al Mediterraneo: ”Per questo i fondi del PNRR sono fondamentali per investire nel nostro Paese e anche su noi stessi, riconquistando il concetto di programmazione e riequilibrio tra i territori”.
Per il Presidente Stefano Bonaccini, il PNRR rappresenta un’occasione unica per l’Italia e, per l’Europa, segna il superamento della stagione dell’austerità; si tratta, ha indicato il Presidente, di uno strumento per recuperare i disequilibri territoriali e sociali, che va utilizzato in stretta sinergia con gli enti locali.
Anche Marco Leonardi ha sottolineato il ruolo degli enti territoriali, Regioni, Città Metropolitane e Comuni hanno in gestione più di un terzo delle risorse totali del Piano. Per questo, ha aggiunto, il PNRR non è solo un grande successo politico, ma anche un grandissimo esercizio di programmazione che adesso deve diventare un esercizio di programmazione per gli enti locali.
Chiara Goretti ha spiegato che il Piano scandisce non solo l’agenda dell’oggi e dei prossimi cinque anni, ma che marcherà il percorso per i prossimi cinquant’anni, se non oltre. L’Italia, ha aggiunto, è il Paese che ha ricevuto più risorse in senso assoluto e questo implica l’onere e l’onore dell’uso delle risorse. Questo è un piano di risultati da attuare in tempi certi, ha specificato Goretti, l’Italia ha siglato un patto con l’Unione europea per il quale ogni misura verrà valutata sulla base di indicatori fisici: “Non saremo valutati su ciò che abbiamo fatto, ma sull’impatto sulla società che avrà questa spesa”.
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza prevede complessivamente investimenti per 222,1 miliardi di euro. I fondi a disposizione dell’Emilia Romagna sono quasi 4 miliardi, di cui circa 1,4 miliardi di euro di investimenti su Bologna, che vedono la collaborazione tra Governo, Università e Regione. “È un grande gioco di squadra, è uno stimolo per cambiare davvero le cose in Italia, dagli appalti alla progettazione”, ha spiegato il sindaco Lepore.
Fonte: Italiadomani