Domanda di Trasporto pubblico locale (Tpl) in ripresa, ampio il divario fra Centro-Nord e Mezzogiorno nell’offerta dei servizi di mobilità, dal Tpl alla mobilità condivisa.
Progressi nel rinnovamento delle flotte del Tpl, i bus a basse emissioni sono il 36%, ma più di metà degli autobus in esercizio circola da 10 anni.
Aree di forestazione urbana in crescita del 26% dal 2012, in aumento le aree verdi accessibili al pubblico. Crollano i consumi pro capite di gas naturale, in crescita gli impianti per la produzione di energia fotovoltaica.
- 93% i Comuni capoluogo con più di 100mila abitanti dotati di un Piano Urbano di Mobilità Sostenibile
- 75% i Comuni capoluogo con concentrazioni medie annue di PM10 in aumento rispetto ai valori del 2021
- 0,7% il Calo dei rifiuti urbani prodotti nei comuni capoluogo
Questi, in pillole, i dati dell’ultimo Report dell’Istat sull’ Ambiente Urbano 2022 presentato in questi giorni. Cresce la rete di metropolitana (+3,2%), con una battuta d’arresto per tram e filobus, nei 109 comuni capoluogo sono in esercizio 362 km di tramvie, 315 di filovie e 197 di metropolitana, in 13, 12 e 7 città. In media, ogni 100 km2 di superficie urbanizzata si contano 9 km di tramvie (30 nel Nord-ovest), 8 km di filovie (15 nel Nord-est) e 5 km di metropolitana (14,6 nel Nord-ovest). Tra i capoluoghi di città metropolitana, la densità delle reti sale a 23 km/100 km2 per il tram, 13 per il filobus e 12 per la metropolitana, negli ultimi 5 anni, l’estensione di queste infrastrutture è cresciuta dell’8%, grazie allo sviluppo delle filovie (+27% rispetto al 2017).
Progressi sui Piani di mobilità sostenibile, poco aggiornati i Piani del traffico, i capoluoghi dotati di un Piano Urbano di Mobilità Sostenibile (Pums) sono 70 (+12 rispetto al 2021), incluse 31 città con meno di 100mila abitanti, per le quali l’adozione di tale strumento non è obbligatoria (3 dei 43 capoluoghi con più di 100mila abitanti, ne sono privi). Nella maggior parte dei casi, l’ambito territoriale dei PUMS coincide con il territorio comunale e soltanto 20 capoluoghi rientrano in piani intercomunali o di area vasta, meno favorevole la situazione dei Piani Urbani del Traffico (PUT), obbligatori per tutti i comuni capoluogo, ma assenti in 1 su 4. Tra gli 81 capoluoghi dotati di un PUT (validità biennale), 19 hanno adottato, approvato o aggiornato il piano vigente dopo il 2019.
Il parco autobus si rinnova, ma la maggioranza dei veicoli ha più di 10 anni, gli autobus forniscono il 60% dell’offerta di Tpl disponibile nei capoluoghi (90% fuori dalle città metropolitane) la conformità agli standard di emissione è fondamentale per la sostenibilità della mobilità urbana. Nel 2022 si registra un calo del numero di autobus in esercizio (-3%), risultante da una riduzione del 20% dei veicoli più obsoleti (Euro 4 o precedenti) e del 10% dei veicoli Euro 5, e da un incremento del 13% dei veicoli Euro 6 o elettrici (a emissioni 0). In 5 anni, la quota di autobus in classe Euro 6 o a emissioni zero è triplicata, passando dal 17% del 2017 al 48,5%, colmando i divari che penalizzavano le città del Mezzogiorno e i capoluoghi metropolitani. Nonostante ciò, l’obsolescenza del parco circolante resta una criticità, dato che la metà degli autobus in esercizio appartiene alla classe Euro 5 (30%, immatricolati da 10 anni) o alle precedenti (21%, immatricolati da 15 anni).
Piste ciclabili in aumento, poche nelle città del Centro-Sud. L’estensione delle piste ciclabili nei comuni capoluogo è di 5.440 km, + 2,3% rispetto al 2021 e del 24% dal 2017, la densità media è di 28 km ogni 100 km2 di superficie e 2 capoluoghi su 3 dispongono di 10 km di piste. Oltre il 70% dell’infrastruttura ciclabile si concentra nelle città del Nord, dove la media sale a 66 km/100 km2 , contro i 18 del Centro e i 6,5 del Mezzogiorno. La densità della rete ciclabile è più alta nei capoluoghi metropolitani (42 km/100 km2 , contro i 25 degli altri capoluoghi), con forti differenze fra le singole città. Torino e Milano presentano i valori più elevati (170 km/100 km2 ), seguite da Bologna (121,4) e Firenze (88), valori inferiori alla media dei capoluoghi si rilevano a Napoli (16), Catania (10,7), Reggio di Calabria (4) e Messina (3,4).
Torna a crescere l’offerta dei servizi di Car sharing a flusso libero (+16% di veicoli utilizzati rispetto al 2021), mentre quella dei servizi a postazione fissa registra una flessione (-3,7%). Si invertono le tendenze osservate nel biennio 2020-21, durante il quale l’offerta dei servizi a flusso libero (che impiegano flotte numerose) aveva subito un ridimensionamento ed era aumentata l’offerta dei servizi a postazione fissa. I capoluoghi in cui opera 1 delle 2 modalità di servizio sono 38 (24 nel Nord, 5 nel Centro e 9 nel Mezzogiorno) considerando l’insieme delle 2 modalità, la disponibilità di veicoli del car sharing nei comuni capoluogo sale a 4,5 veicoli ogni 10mila abitanti dai 3,9 del 2021, stesso valore del 2019 (4,6). La quota di veicoli a basse emissioni, invece, è superiore al 2019 (44% contro il 26%), ma in calo del 3% rispetto all’anno precedente.
Continua a crescere l’offerta dei servizi di bike sharing, presenti in 65 capoluoghi con una flotta di 53mila biciclette, gestite da servizi a flusso libero (+25% rispetto al 2021, +64% rispetto al 2019). La disponibilità è di 30 biciclette ogni 10mila abitanti, (56 nel Nord-ovest, 27 nel Nord-est, 35 nel Centro e 6 nel Mezzogiorno), rispetto al 2021, l’offerta di bike sharing passa da 38 a 47 biciclette/10mila ab. nei capoluoghi metropolitani e da 9 a 11 negli altri capoluoghi. Rallenta la crescita dello scooter sharing, la cui flotta era raddoppiata fra il 2019 e il 2021, nel 2022 i motoveicoli disponibili sono 9.500 (+ 4,6%rispetto al 2021) e il servizio è presente in 14 capoluoghi, ma l’80% della flotta si concentra in 2 città (Roma e Milano).
Fonte: ISTAT